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giovedì 4 agosto 2011

il risotto che piaceva a Silvana

Può un risotto farti tornare in mente una persona, che purtroppo in questo caso non c'è più? E tutto quello che abbiamo detto intorno a questo  risotto, i commenti, i complimenti, la sua soddisfazione quando finalmente era riuscita a "farlo buono come lo facevo io...
Un risotto con i gamberi, un normalissimo risotto con i gamberi, ma a lei, a Silvana non veniva bene come voleva lei, cioè come lo facevo io. Io le diedi la ricetta, un semplicissimo risotto al quale a fine cottura aggiungevo i gamberi. Lo mantecavo a fuoco spento con poco olio extravergine d'oliva e magari un po' di prezzemolo tritato.
Ma niente da fare, finchè un giorno, a casa mia si mise in cucina con me, seguì tutti i miei gesti, notò che mettevo più cipolla di quanta ne metteva lei e da allora aumentò la sua dose.
Il suo risotto cambiò e lei ne fu soddisfatta. E lo diceva a tutti, glielo aveva insegnato sua nuora, che le aveva insegnato anche dei semifreddi ai quali lei aveva apportato delle variaizoni molto interessanti!
Mi diceva che il nostro era il caso in cui la nuora insegna alla suocera.
Ecco, io non l'ho mai chiamata suocera parlando di lei, lei per me era Silvana, la mamma di Franco.
E questo risotto è per lei, che è nel mio cuore, che non è riuscita a vedere il luogo e la casa dei nostri sogni e che l'avrebbe desiderato tanto...
Ogni volta che preparo questo risotto, il mio pensiero va a Silvana e la voglio ricordare così, sorridente come quando veniva a casa nostra e non mancava di apprezzare la mia cucina!

















Questa volta nel brodo fatto con le teste dei gamberi (veramente freschissimi) ho messo anche dei  pomodori dell'orto, hanno dato ancora più sapore al risotto!                                            


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