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martedì 25 marzo 2014

Una vacanza troppo breve e oramai troppo lontana. Parliamo degli Spaetzle.

Parliamo di vacanze? Magari in montagna, e possibilmente in Alto Adige. Le mie ultime tracce lassù risalgono al settembre scorso, insieme alla mia carissima amica Stefy. Sono stati pochi giorni in quel di Brunico, uno dei miei posti preferiti, passeggiate per le sue bellissime strade, shopping sfrenato nei negozi di cose per la casa e alla ricerca di prelibatezze nelle pasticcerie e nei panifici.
Peccato siano stati pochi giorni e per di più Stefy aveva un ginocchio parecchio malandato e allora siamo state un po' limitate nei movimenti, ma di cose buone ne abbiamo assaggiate parecchie, sia nei nostri giri sia in albergo dove cenavamo.
Troppo poco tempo, e poca libertà di movimenti, ma ci torneremo, sicuro Stefy, e ci scateneremo con gli assaggi di tutte le cose buone e la caccia a nuove caccavelle per la cucina!

Faccio spesso gli spaetzle, mi fanno pensare, anche solo per un po' a quei sapori, a quei panorami, a quei momenti di serenità che si provano perdendo lo sguardo in quel cielo.

La ricetta è della grandissima Marina Braito, da Coquinaria. E come tutte le sue ricette, di riuscita sicura!
Copiata con i suoi utilissimi commenti e consigli.
Provateli, sono buonissimi!


SPAETZLE (ricetta base) di MarinaB
500 gr. farina, 3-4 uova, ca. 1/8 di latte, sale.
Mescolare bene tutti gli ingredienti, va bene anche l'impastatrice o il frullatore, Bimby compreso. L'importante è che l'impasto sia fluido, ma la prima volta che lo fate tenetelo piuttosto denso ... lasciatelo riposare almeno mezz'ora ... meglio un'ora ... l'impasto deve fare blob-blob ... proprio delle bolle!
A questo punto appoggiate l'attrezzo per gli spaetzle sopra una pentola più larga che alta con acqua salata in ebollizione e versate nella vaschetta l'impasto con un mestolo ... ora muovete la vaschetta avanti e indietro affinché l'impasto scenda nell'acqua. Non appena gli spaetzle riaffiorano sono pronti. Con la schiumarola toglierli dall'acqua e condirli immediatamente con il sugo già pronto oppure semplicemente con burro fuso.
Questa è la versione base e in Austria viene usata come "accompagnamento" ai piatti sugosi tipo Gulasch, spezzatino, cacciagione, ecc. Non viene usato come primo piatto. Sono comunque ottimi anche semplicemente conditi con un sugo di pomodoro ... direi per quelli che li fanno per la prima volta di preparali così.
Le varianti sono molteplici: all'impasto base si può aggiungere un pezzetto di barbabietola (già cotta) e così diventeranno rosa e sono ottimi conditi con burro fuso e semi di papavero e Asiago. Si può aggiungere un pezzo di zucca (già cotta) e avremo degli spaetzle alla zucca da condire con vari sughi (vedi ragù d'anitra). Poi ci sono i classici spaetzle agli spinaci (molto in uso in Trentino e Alto Adige) ai quali si aggiungono all'impasto base degli spinaci o biete ripassati in padella, questi da condirsi con burro fuso, salvia e parmigiano oppure con pomodoro o ancora con panna/prosciutto (non è la mia storia, ma è un piatto tipico da queste parti e per gli amanti della panna può essere un'alternativa) ... insomma ci si può inventare tutto quello che si vuole ... non esistono regole e una mia amica ha fatto una sera una cena con 21 tipi di spaetzle diversi! Quindi provate e poi fateci sapere!


agli spinaci e speck



Qualche immagine delle insegne della strada principale di Brunico




















e qui siamo ad Amaten, dove avevamo trovato il ristorante per i nostri pranzi.
Veramente molto molto buono!















giovedì 6 marzo 2014

I frollini al parmigiano della Lovely Cheffa.

Rita Monastero, la Lovely Cheffa, il sole, il calore che ti stringe in un abbraccio non appena il suo sguardo incrocia il tuo. Le voglio un gran bene e dire che l'ammiro è veramente limitante; è così coinvolgente che ti fa amare quello che fa, tanto che non puoi assolutamente non provare anche tu e continuare....
È passato qualche anno da quando ci siamo conosciute, da allora ho continuato a dedicarmi alla cucina, poi da quando mi sono trasferita in Valdarno e ho smesso di lavorare, mi sono concentrata sulla mia passione, continuando il percorso iniziato a Roma, e l'ho sviluppata frequentando corsi, formandomi e informandomi più possibile, cercando di aggiornarmi perché la cucina è un mondo in continua evoluzione! 
Ma torniamo a Rita, capita che quando vado a Roma, magari per frequentare qualche lezione di cucina o per altre cose da fare, cerchi di incontrarla, tra i suoi mille impegni, anche solo per un caffè e una chiacchierata, o magari qualche spesa da Peroni, il paradiso di chi come noi ama la cucina!
E ogni volta c'è subito un sorriso, un abbraccio e... può anche piovere ma quando sei con lei splende il sole!

Questi sono i suoi Frollini al parmigiano, buoni da svenire, facili da fare, come le ciliegie, uno tira l'altro!



FROLLINI AL PARMIGIANO di Rita Monastero

La premessa è che sono così buoni, che uno tira l’altro, quindi finiscono presto presto; ma se ne avete fatti tanti o siete inappetenti e ve ne avanzano, conservateli ben chiusi in una scatola di latta. Allora, mi montate ben bene 250 g di burro con un cucchiaino di sale, uno di paprika dolce o piccante – fate come vi pare – ‘na bella mulinellata di pepe e 100 g di parmigiano grattugiato. E qui mi fermo subito, per precisare che il parmigiano deve essere ben stagionato e di prima scelta, altrimenti il frollino sa di plastica. Poi incorporate 2 uova, 70 g di farina di nocciole, 200 g di farina 0 e 50 di maizena; se il composto è troppo duro, aggiungete un altro uovo. Considerate che dovete inserirlo nella sac-à-poche e se è consistente non riuscite a spremerlo. Formate i frollini su una teglia imburrata e infornate a 180° per 10-15’. Cercate di non bruciarli, please, perché sennò sono orribili.