tag:blogger.com,1999:blog-38013111823233772172024-03-12T10:47:35.530-07:00Marinora in cucinaMarinorahttp://www.blogger.com/profile/02353586762019076567noreply@blogger.comBlogger187125tag:blogger.com,1999:blog-3801311182323377217.post-19566668553760198202015-10-18T12:09:00.000-07:002015-10-18T12:10:37.389-07:00Un'ottima portata, da pranzo della domenica!<div dir="ltr">
Mi sto rendendo conto di aver trascurato il mio blog. Si perché da quando ho la mia pagina su Facebook, dedicata alla mia passione e che si chiama come il blog... beh quando preparo qualcosa che merita di essere fotografato degnamente e di cui scrivo o metto il link alla ricetta... ecco qua che il mio blog passa in secondo piano. Povero! <br />
Oggi no. Ho deciso che vi racconterò di un'ottima ricetta che in realtà credevo già qui presente e invece boh, non c'è. Piatto già fatto un bel po' di tempo fa e piaciuto molto, ricetta "sicura" della meravigliosa Sarah Fragola e Limone, alla quale sono legata da un grandissimo affetto.<br />
Si tratta del coniglio alla senape. Era un po' che ci pensavo e oggi avendo quasi tutti gli ingredienti mi sono decisa. Anche questa volta mi anzi ci è piaciuto tanto, appetitoso e delicato, servito con un soffice purè di patate!</div>
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Questo è il link alla ricetta e al bellissimo Blog di Sarah!</div>
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<a href="http://www.fragolelimone.com/2011/03/una-ricetta-di-famigliama-non-della-mia.html">http://www.fragolelimone.com/2011/03/una-ricetta-di-famigliama-non-della-mia.html</a><br />
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E questa la splendida foto, come sempre di Andrea Galvagno!<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhg30ypnY4b85wuquAG7urRybr_ZilK9KWgBQ-hyF_1p7ZUsbzaxomDG_gflvegUpS2RIctboUkgQPmFqMQBKsHr93m4i_h3DsAActtq_w9_SsiScDFO5_s9KFBC_M2gOcmAYpgCJeosH52/s1600/ConiglioPure+%2528Web%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhg30ypnY4b85wuquAG7urRybr_ZilK9KWgBQ-hyF_1p7ZUsbzaxomDG_gflvegUpS2RIctboUkgQPmFqMQBKsHr93m4i_h3DsAActtq_w9_SsiScDFO5_s9KFBC_M2gOcmAYpgCJeosH52/s400/ConiglioPure+%2528Web%2529.jpg" width="276" /></a></div>
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Marinorahttp://www.blogger.com/profile/02353586762019076567noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-3801311182323377217.post-76110122364516151552015-09-04T05:30:00.003-07:002015-09-04T05:30:52.000-07:00Il Clafoutis della Lovely Cheffa.<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<b><span style="font-family: "Times New Roman","serif";"><br /></span></b></div>
Un po' clafoutis un po' flognarde. Chiamiamolo così. Imparato con la mia Amica, la #LovelyCheffa Rita Monastero nella lezione di fine maggio sulle torte alla frutta, insieme alla Pavlova e ad altre squisitezze ed è diventato il dolce da fare sempre, buonissimo, semplice, versatile. Per tutte le occasioni.<br />
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Questa volta ho deciso di prepararlo come torta per il mio compleanno con delle buonissime piccole susine. Qui ho quasi sempre trovato della ottima frutta, profumata e saporita, specialmente quella che arriva dalla Valdichiana, dietro l'angolo praticamente, così ho deciso di preparare ancora una volta il Clafoutis della Cheffa più #Lovely che esista, che già da qualche tempo è a Bangkok dove per il Gambero Rosso ha la docenza di corsi professionali e amatoriali sulla cucina italiana e che la terrà lontana dall'Italia ancora per un po'.</div>
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Mancherà a tutti, amici e allievi, e spesso queste due figure nei suoi confronti si sovrappongono e non potrebbe essere diversamente. <br />
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E allora la aspettiamo al suo ritorno per festeggiare e ricominciare con lei i bellissimi percorsi che ci proporrà. Io le ho promesso un clafoutis che sarà sicuramente un flognarde visto che per le ciliegie bisognerà aspettare quasi un anno....<br />
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Questa volta il mio Fotografo di fiducia si è superato veramente, dopotutto un compleanno è sempre un compleanno!!!!<br />
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<b>Clafoutis di frutta mista di Rita Monastero</b><br />
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120 g farina<br />
4 uova<br />
100 g zucchero<br />
250 g latte<br />
250 g crema di latte<br />
1 pizzico di sale<br />
1 bacca di vaniglia<br />
600 g frutta mista<br />
Scaglie di mandorle<br />
Lavorare zucchero, uova, sale e semi della bacca di vaniglia, incorporare delicatamente a mano la farina e diluire infine con il latte e la crema di latte versati a filo. Imburrare abbondantemente una pirofila e disporsi la frutta tagliata a tocchetti; coprire con la spuma di uova e cospargere con scaglie di mandorle e fiocchetti di burro. Infornare a 160° per 40 min. circa. Servire il dolce tiepido, spolverizzato di zucchero a velo.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_omuacLAk3lhKSTPm36uK5AnqhpahyphenhyphenBVG7MsphDgH1uTkdTFv-2T7DE7RUdMUOwCcCfXaDTpmOB97ola4aGOoOJOfTQZ6cFUtTyTB_k9NvirCPZhnkWvKEjERrdKyBEBNkHujXVdzDWdk/s1600/Dolce+%2528Web%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_omuacLAk3lhKSTPm36uK5AnqhpahyphenhyphenBVG7MsphDgH1uTkdTFv-2T7DE7RUdMUOwCcCfXaDTpmOB97ola4aGOoOJOfTQZ6cFUtTyTB_k9NvirCPZhnkWvKEjERrdKyBEBNkHujXVdzDWdk/s320/Dolce+%2528Web%2529.jpg" width="221" /></a></div>
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In questo caso con le susine e al posto dello zucchero bianco ho voluto usare lo zucchero di cocco con ottimi risultati.<br />
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<br /><span id="goog_1017180642"></span>
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Marinorahttp://www.blogger.com/profile/02353586762019076567noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-3801311182323377217.post-22380406455152511792015-08-02T08:09:00.000-07:002015-08-03T07:48:32.116-07:00Tenera è la carne....<div>
Ci sono tre parole magiche che un po' di anni fa, quattro mi sembra, uno Chef a cui sono molto legata da un rapporto di grande stima, pronunciò alla prima lezione che ebbi occasione di frequentare con lui. "Tempi, temperature e tecniche", da allora la mia formazione in cucina ha preso una piega decisamente professionale, più consona alla scelta di vita fatta e orientata verso altri scenari, diversi ma tanto da quelli passati.</div>
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Tanta tecnica e tanta ne devo acquisire, tanto studio, tanta pratica e le nozioni sui tempi e temperature sono sempre le benvenute. </div>
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Era parecchio che giravo intorno a questo libro sulla cottura della carne a bassa temperatura e l'ho acquistato. Molto molto interessante veramente, questa è la prima ricetta provata.<br />
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Ancora dedicata a te, Chefff GG, (si con tre f ma anche quattro o cinque!), che hai saputo spronarmi e che continui a darmi fiducia!</div>
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<b>Arrosto di vitello alla toscana - dal libro "Tenera è la carne" di Annemarie Wildeisen</b><br />
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Ingredienti per 6 - 8 persone </div>
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4 spicchi di aglio</div>
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8 - 10 foglie di salvia</div>
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4 rametti di rosmarino </div>
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2 cucchiai di olio d'oliva </div>
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1,2 kg circa di carré di vitello (sella)</div>
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Sale, pepe nero appena macinato </div>
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50 ml di olio per friggere </div>
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100 ml di vino bianco </div>
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1/4 l di fondo di vitello</div>
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Preriscaldare il forno e un piatto da portata a 80 gradi.</div>
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Sbucciare l'aglio e tritare finemente con le foglie di salvia e il rosmarino. Amalgamare il tutto con i 2 cucchiai di olio d'oliva.</div>
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Salare e pepare la carne. Rosolarla nell'olio d'oliva bollente da entrambi i lati (anche le estremità) per 8 -10 minuti. Togliere dal fuoco e insaporire con il composto di erbe. Disporre subito sul piatto da portata preriscaldato e cuocere in forno a 80° per 2 -2 1/2 ore.</div>
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Stemperare il fondo di cottura con il vino bianco e ridurre alla metà. Aggiungere il fondo di vitello e addensare nuovamente il tutto. Aggiustare di sale e di pepe e mettere da parte.</div>
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Immediatamente prima di servire riportare a bollore la salsa e unirvi il sugo fuoriuscito dalla carne. Tagliare l'arrosto a fette sottili, disporli sui piatti preriscaldati e bagnare con la salsa.</div>
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Contorno: Fagiolini "corallo"</div>
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Ricetta indicata anche per:</div>
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- carré di maiale: stessi tempi e temperatura di cottura del carré di vitello.</div>
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- filetto di maiale: rosolare per 5 minuti e cuocere per 1 1/2 - 1 3/4 ora a 80°.</div>
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Al posto del carré di vitello ho utilizzato un'arista e non ho utilizzato il fondo di vitello. </div>
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Fagiolini a corallo anche per me. </div>
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Ottimo risultato, carne succosa e morbida. </div>
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La foto... sembra quasi di acchiappare la fetta, del mio Fotografo personale, mio cognato Andrea Galvagno!<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDkU1tYA7e09mAzaPhRE2jMETbBxLwrxKyrkWlZItiKfF1f2kxovCLdKQYHQN4uo0Py0972AuYX1Q12T_mZ90GCi7KvliAaeWe0JzaL0czJ28thGkwK8DMZQd2HO-sgRxnnGC5gEcrsoqZ/s1600/Arista+%2528Web%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDkU1tYA7e09mAzaPhRE2jMETbBxLwrxKyrkWlZItiKfF1f2kxovCLdKQYHQN4uo0Py0972AuYX1Q12T_mZ90GCi7KvliAaeWe0JzaL0czJ28thGkwK8DMZQd2HO-sgRxnnGC5gEcrsoqZ/s400/Arista+%2528Web%2529.jpg" width="276" /></a></div>
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Marinorahttp://www.blogger.com/profile/02353586762019076567noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3801311182323377217.post-42839275608699228972015-07-21T10:55:00.001-07:002015-07-21T10:55:05.398-07:00Io e la torta Pavlova, un piacere averla conosciuta!<div dir="ltr">
La meringa, la mia bestia nera. Non mi è mai piaciuta, troppo dolce per me che non amo i dolci "esagerati" e poi dopo prove e prove avevo anche abbandonato l'idea di farle, 'ste benedette meringhe. Quando stavo a Roma la mia amica Stefania, grande amante delle meringhe provo' a chiedermele, io dopo qualche tentativo decisi di non provarci più. Le compravo in pasticceria, meglio!<br />
E ora? Il miracolo potrei dire, o meglio la mano e la pazienza di Rita Monastero che nella sua fantastica lezione sulle torte alla frutta ha inserito la Pavlova. Bene ho pensato, la devo imparare così la potrò ripetere per Stefania e per tutti gli amanti della meringa. E qui la prima notizia, la meringa della Pavlova è diversa dalla meringa diciamo, delle meringhette o spumini, struttura e cottura diverse... ho immaginato subito che poteva ahimè piacermi.<br />
Ho chiesto a Rita di poter fare la preparazione della meringa, l'ho memorizzata bene e ho continuato a seguire con attenzione e documentare le fasi successive fino al montaggio della torta e alla decorazione. Assaggiata e amata è stata un tutt'uno, e ieri per il compleanno di mio marito non ho avuto dubbi. La Pavlova.</div>
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La Pavlova, dedicata alla ballerina russa Anna Pavlova ha una bella storia. Ho trovato un blog che la racconta in modo veramente piacevole, nei particolari e vi consiglio di leggerla!</div>
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<a href="http://lapiccolacuoca.blogspot.it/2007/02/la-piccolacuoca-fa-la-spiega-di-storia.html">http://lapiccolacuoca.blogspot.it/2007/02/la-piccolacuoca-fa-la-spiega-di-storia.html</a><br />
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<b><br /></b>
<b>La Pavlova di Rita Monastero</b><br />
<br />
150 g albumi a temperatura ambiente <br />
225 g zucchero semolato<br />
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1 cucchiaio di maizena o fecola di patate<br />
1 cucchiaino di aceto bianco o succo di limone<br />
Estratto di vaniglia<br />
Per completare:<br />
500 g crema di latte <br />
250 g frutta fresca a scelta <br />
Foglie di menta</div>
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Montare gli albumi, incorporando gradatamente lo zucchero, sino a quando saranno ben fermi. Incorporarvi aceto e maizena, montare ancora un minuto poi disporre il composto a cucchiaiate su una teglia foderata di carta forno, formando una corona con il buco al centro. Infornare a 120° per 1 ora 1 ora e 10 circa. Disporre la meringa sul piatto di servizio e Guarnire con la crema di latte ben montata (senza zucchero), la frutta e le foglie di menta.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikUIV8ftPtecXJpxTe4lsLffdA5GLWsfUxNQ1k3awPKnNgBtaIwskRSh4qC7HgJNC37836-M8n0GFr_68RlCpezgmineSnqekm3JOe29YdSNvuYiGAuIGt7oooR0Buwud6e6Q_ZZDpmKGh/s1600/FB_IMG_1437496346861.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"> <img border="0" height="275" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikUIV8ftPtecXJpxTe4lsLffdA5GLWsfUxNQ1k3awPKnNgBtaIwskRSh4qC7HgJNC37836-M8n0GFr_68RlCpezgmineSnqekm3JOe29YdSNvuYiGAuIGt7oooR0Buwud6e6Q_ZZDpmKGh/s400/FB_IMG_1437496346861.jpg" width="400" /> </a> </div>
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Il festeggiato ha gradito molto, e non è un amante dei dolci, Andrea il magico Fotografo ha apprezzato molto e mi ha fatto omaggio di una foto stupenda, insomma un grandissimo successo!</div>
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Ancora una volta, grazie a Rita Monastero!</div>
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Marinorahttp://www.blogger.com/profile/02353586762019076567noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-3801311182323377217.post-79435447542582264932015-07-17T05:08:00.000-07:002015-07-17T05:08:09.455-07:00Il timballo di anelletti, un felice incontro di bontà.Mentre preparavo il ragù per questo timballo pensavo che a me, senza falsa modestia, i sughi vengono bene, molto bene, diciamo sempre o quasi.<br />
Mia nonna era bravissima in cucina e ho un ricordo di sughi superlativi con i quali condiva i piatti che preparava. Tutti tra i parenti e conoscenti conoscevano la cucina di mia nonna. Un modo elegante di interpretare la cucina calabrese e napoletana e perché no quella romana. Il mio meraviglioso nonno era romano e amava mangiare giustamente "alla romana".<br />
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Torniamo a me, io ho un rapporto veramente d'amore con i sughi, da quando inizia la preparazione fino al momento dell'incontro con la pasta. </div>
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Questa volta, ancora, il sugo splendidamente ha incontrato gli anelletti e li ha avvolti in uno scrigno con il formaggio grattugiato e il pangrattato. E questa volta, voilà si è anche liberato dallo stampo con una perfezione da magia...</div>
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Risultato strepitoso, una grande ricetta che viene dal passato, dai corsi con la mia prima Maestra in cucina, Valeria Vocaturo, con qualche piccola modifica, ho omesso lo zucchero e invece di un formaggio a pasta filata ho preferito la scamorza affumicata. </div>
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Il Fotografo ha reso benissimo la bontà del piatto e ha confermato facendogli onore a tavola!</div>
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<u><br /></u></div>
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<b>IL RAGÙ DI CARNE E IL TIMBALLO DI ANELLETTI </b><br />
500 gr di anelletti palermitani<br />
250 gr. carne macinata<br />
250 gr pisellini<br />
100 gr formaggio grattugiato (a pasta filata)<br />
700 gr passata di pomodoro<br />
400 gr estratto di pomodoro<br />
1 spicchio di aglio<br />
100 gr mollica di pane sbriciolata<br />
2 cucchiai di zucchero<br />
Olio e sale<br />
1 cucchiaio di parmigiano per condire la mollica di pane<br />
<br />
In un tegame fare rosolare l’olio con l’aglio, aggiungere la carne e sbriciolarla bene, aggiungere i pisellini, coprire e fare cuocere per circa 10 minuti. Aggiungere il concentrato di pomodoro e lo zucchero e mescolare bene, aggiungere la passata e il sale e fare cuocere per circa 30 minuti. A parte lessare gli anelletti in abbondante acqua bollente salata, scolarli, condirli con il ragù e il formaggio, nella stessa pentola della pasta. Condire la mollica del pane sbriciolata con olio, sale e formaggio parmigiano e cospargervi il fondo di uno stampo, versarvi gli anelletti, livellare la superficie con un po’ di pane condito. Infornare in forno preriscaldato a 180° per 30 min. Fare riposare per 10 minuti il timballo su di un piatto da portata.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi35IH_1Tl4HO4jqolelQgS6PC3bxSQLCKLq3cYGks0cJJwQoYfVHeWXjcmbWnNLMqHCJXy7_BmKhZnEZjafNBK1JXSfjCyuy0-2CoMaLJ9sVI7kFbyYDt6OTB_iErXMzEVmylDp1EvChfz/s1600/FB_IMG_1436720047624.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"> <img border="0" height="276" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi35IH_1Tl4HO4jqolelQgS6PC3bxSQLCKLq3cYGks0cJJwQoYfVHeWXjcmbWnNLMqHCJXy7_BmKhZnEZjafNBK1JXSfjCyuy0-2CoMaLJ9sVI7kFbyYDt6OTB_iErXMzEVmylDp1EvChfz/s400/FB_IMG_1436720047624.jpg" width="400" /> </a> </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1VnTdOXNA7VCbHPulKQ74dGA9boWaLxqDLJ7U98TW-gIH7MeAVoYrNpOVYaYC8Dg0Wp7jRN9APVTcEP4_gTmfJR8hLHsn3p6Oo7tHFEH7lDB31_CLCdOfzUDd8fBPP-rxQe3rt-pducRE/s1600/FB_IMG_1436720055427.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"> <img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1VnTdOXNA7VCbHPulKQ74dGA9boWaLxqDLJ7U98TW-gIH7MeAVoYrNpOVYaYC8Dg0Wp7jRN9APVTcEP4_gTmfJR8hLHsn3p6Oo7tHFEH7lDB31_CLCdOfzUDd8fBPP-rxQe3rt-pducRE/s400/FB_IMG_1436720055427.jpg" width="276" /> </a> </div>
</div>
Marinorahttp://www.blogger.com/profile/02353586762019076567noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3801311182323377217.post-33490589629660402752015-07-05T08:07:00.000-07:002015-07-07T09:28:57.872-07:00Hamburger di tonno, si continua con il panino.Perché il panino piace, diciamo che piace parecchio. Ricordi di tempi lontani.. seeee magari, in trenta anni e qualcosa di lavoro si possono contare i panini buoni mangiati per la pausa pranzo!<br>
<div>
Questo è un signor panino cominciando dal pane, un ottimo panino all'olio home made con la ricetta della #LovelyCheffa Rita Monastero, per cui già da questo!!! La farcitura, beh veramente una sinfonia di sapori ben armonizzati tra loro. </div>
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Io non ho fatto la composta di peperoni per mancanza di tempo ma li ho lasciati grigliati e tagliati a listarelle. Buoni lo stesso, ci sono piaciuti parecchio! Il Fotografo dal palato fino ha gradito e lo ha fotografato al meglio!</div>
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Da rifare prestissimo!<br>
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<b>Hamburger di tonno con cipolle caramellate e composta di peperone - da "Alice cucina" di giugno 2015.</b><br>
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Ingredienti (per 4 persone )</div>
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4 panini alle olive nere (io all'olio semplici, ho me made)</div>
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500 g di filetto di tonno</div>
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1 cipolla rossa</div>
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4 filetti di acciuga sott'olio</div>
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1 cucchiaino di capperi sotto sale</div>
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1 peperone rosso</div>
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1 peperoncino </div>
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20 g di zucchero </div>
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misticanza (io rucola)</div>
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Olio extravergine di oliva </div>
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Sale e pepe</div>
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<br></div>
<div>
Preparazione </div>
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Tagliate a coltello il tonno e raccoglietelo in una ciotola. Scolate i filetti d'acciuga e tritateli. Tritate anche i capperi, ben dissalati e asciugati. Aggiungete il tutto al tonno, profumate con una macinata di pepe, mescolate, coprite e mettete in frigorifero per circa un'ora.</div>
<div>
Intanto abbrustolite il peperone direttamente sulla fiamma del fornelli, utilizzando uno spargifiamma. Mettetelo in un sacchetto del pane e lasciatelo riposare per una ventina di minuti. Quindi pelatelo, tagliatelo a metà, eliminate i semi e le coste bianche interne e tagliatelo a listarelle sottili.</div>
<div>
Scaldare un filo d'olio in una padella. Aggiungete le listarelle di peperone e un po' di peperoncino tritato, incoperchiate e fate cuocere a fuoco basso per 15-20 minuti, mescolando ogni tanto. Regolate di sale, levate e tenete da parte.</div>
<div>
Affettate sottilmente la cipolla e fatela appassire a fuoco basso in un'altra padella con un filo d'olio Aggiungete lo zucchero, mescolate e fate caramellare. Levate e tenete da parte.</div>
<div>
Riprendete il composto di tonno. Modellate 4 hamburger alti circa 3 cm. Scaldate una piastra, ungete leggermente gli hamburger e fateli cuocere 5-6 minuti, girandoli a metà cottura.</div>
<div>
Tagliate a metà i panini e scaldateli su una piastra dalla parte del taglio. Levateli, farciteli con uno strato di composta di peperone, l'hamburger e le cipolle caramellate. Colorate con un po' di misticanza, completate con un po' di composta di peperone e servite.</div>
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Ah, niente misticanza... avevo la rucola ed è andata bene!</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCzv49bdrqLVjVfo0_KuQyL3cJIKryGOC475ge4PCp61gpzv6bReNOBRyl6m0bkRKM64i7ZKzgM9bY5vCrQkxFAZiEwXEBxTfW8L4OYbmKVMUYFFcg80RJsAiiDz3WoEW9b_3I00B1FF1K/s1600/Hamburger_tonno+%2528Web%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="276" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCzv49bdrqLVjVfo0_KuQyL3cJIKryGOC475ge4PCp61gpzv6bReNOBRyl6m0bkRKM64i7ZKzgM9bY5vCrQkxFAZiEwXEBxTfW8L4OYbmKVMUYFFcg80RJsAiiDz3WoEW9b_3I00B1FF1K/s400/Hamburger_tonno+%2528Web%2529.jpg" width="400"></a></div>
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Marinorahttp://www.blogger.com/profile/02353586762019076567noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3801311182323377217.post-87718023177779830432015-06-29T07:39:00.001-07:002015-07-04T16:29:15.606-07:00Il ragù dell'aia e altre storie.<br>
Una storia neanche tanto lunga. O forse no. Torniamo alla fine di novembre dello scorso anno, l'esame del corso per Personal Chef, un gran bel percorso veramente! Un paio di settimane dopo avremmo dovuto cucinare per un'altra serata, una cena tutta sui ragù. Io avevo deciso per il ragù dell'aia, i pici precisamente. E la ricetta? Beh, non ho avuto dubbi, ho messaggiato il mio Maestro e grande Chefff (con tre f, si) GG, Pier Luigi Balsimelli che con pazienza mi ha raccontato come orientarmi tra gli ingredienti e con le tecniche e in bocca al lupo per la serata!<br>
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Avrei preparato il ragù a casa, lo avrei messo sottovuoto e con la borsa termica lo avrei portato a scuola dove insieme ai miei colleghi, ognuno con il proprio ragù, salato o dolce, avremmo ultimato le preparazioni. Poi tutti al mitico negozio "Peroni" ad allestire i nostri piatti, io nello specifico a cuocere i pici per poi condirli con il mio ragù dell'aia.<br>
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Bene, anzi no, questa serata per me non c'è mai stata. </div>
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Proprio in quei giorni è iniziata una fase della mia vita che mai avrei pensato potesse arrivare. Il mio organismo ha deciso che qualcosa in me doveva cambiare, un cambiamento drastico, alimentazione, vita. Per me è iniziato un periodo di crisi brutta brutta e non ce l'ho fatta ad andare a quella cena, il mio ragù è rimasto ad aspettare tempi migliori. E ora decisamente sono arrivati, migliori anzi di più!</div>
<div>
Sabato facendo la spesa ho pensato che poteva essere la giornata adatta e, avendo trovato su "Alice cucina" di luglio una ricetta che più o meno somigliava a quella che avrei voluto fare un bel po' di mesi fa, acquistati gli ingredienti giusti mi sono messa all'opera e devo dire che dalla cucina arrivava un profumo da svenire. </div>
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Niente pici, ho trovato delle pappardelle che mi sembravano molto adatte, per cui....<br>
<br>
Hanno gradito tutti, mio cognato Andrea come sempre mi ha fatto omaggio di una foto splendida. </div>
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Molto molto buono il ragù dell'aia, peccato per chi non l'ha potuto assaggiare un po' di mesi fa...</div>
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<b>SUGO DELLA FATTORIA da "Alice cucina" di luglio 2015</b></div>
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Ingredienti</div>
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700 g di germano (o anatra)</div>
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600 g di piccione</div>
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400 g di faraona</div>
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4 cipolle rosse</div>
<div>
3 coste di sedano</div>
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3 carote</div>
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qualche rametto di salvia e rosmarino</div>
<div>
2 bicchieri di vino rosso</div>
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olio extravergine d'oliva biologico</div>
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pepe nero</div>
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sale rosa dell'Himalaya</div>
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Preparazione</div>
<div>
Mondate e tritate gli odori e le erbe aromatiche; in una casseruola scaldate un filo di olio, aggiungete metà odori e fate appassire; unite la carne tagliata a pezzi, e fate rosolare bene il tutto. Regolate di sale e di pepe, sfumate con un bicchiere di vino e fate asciugare per pochi minuti. Togliete dal fuoco e fate raffreddare, quindi disossate la carne e battetela a coltello.</div>
<div>
Nella stessa casseruola scaldate un altro filo di olio; aggiungete gli odori restanti e fate appassire. Unite la carne battuta a coltello e fate rosolare nuovamente. Aggiustate di sale e di pepe, bagnate con il vino restante e fate evaporare. Aggiungete brodo o acqua a piacere e fate sobbollire a fuoco lento per circa 30 minuti.</div>
<div>
Ottimo per condire tagliatelle o fettuccine.</div>
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Mie variazioni: al posto del germano o anatra e del piccione ho usato pollo e tacchino.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTq-_j0Um1K7dOJieskxz2iIy6nh_Ug0nQaujRNqYaMGPzauCbUH1PmBadXD4yDqbthMyECuKjlNNQMOxiTo3il1r8ObSCn2SJDrBeTrSmbZ5nEdoPh1JvWq9jIjHpYENL-WVSy1huhE_q/s1600/Fettuccine+%2528Web%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTq-_j0Um1K7dOJieskxz2iIy6nh_Ug0nQaujRNqYaMGPzauCbUH1PmBadXD4yDqbthMyECuKjlNNQMOxiTo3il1r8ObSCn2SJDrBeTrSmbZ5nEdoPh1JvWq9jIjHpYENL-WVSy1huhE_q/s400/Fettuccine+%2528Web%2529.jpg" width="276"></a></div>
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Marinorahttp://www.blogger.com/profile/02353586762019076567noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3801311182323377217.post-42471812703364963452015-06-15T11:59:00.003-07:002015-06-16T10:58:24.705-07:00Auguri Svetlana!<div dir="ltr">
No eh, non sono impazzita o per caso il calendario mi è tornato indietro. Il compleanno di Lucia è stato il 3 maggio ma questo post con foto e ricetta era rimasto lì, poverino, scavalcato da altri post che lo hanno mandato momentaneamente nel dimenticatoio... </div><div dir="ltr">Non poteva essere possibile, una bella giornata, un ottimo pranzo e un dolce che dire buono è riduttivo!<br>
<br>
Questa torta viene dal corso "Un impasto quattro torte - I dolci di Lovely Cheffa" del novembre scorso. In quel periodo stavo frequentando a Roma il corso per Personal Chef che mi teneva impegnata gran parte della settimana ma, quando la mia cara Amica Rita Monastero organizzava i suoi corsi al sabato mattina, beh non potevo mancare e il treno per casa arrivava dopo la lezione!</div><div dir="ltr">
<br>
Un ricordo dolcissimo e pieno d'affetto non poteva che farmi preparare una torta speciale piena di buono e di bello e mio cognato Andrea, sempre più bravo, ancora una volta mi ha regalato una magnifica foto che le rende davvero merito!<br>
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<br>
<b>Torta ricca yogurt e fragole di Rita Monastero</b></div>
<div dir="ltr">
Per uno stampo da 26 cm, meglio apribile <br>
150 g farina 00<br>
100 g zucchero <br>
100 g olio (o 50 olio e 50 burro)<br>
100 succo di limone (succo di limone più acqua)<br>
2 uova<br>
1/2 bustina di lievito</div>
<div dir="ltr">
Per completare <br>
500 g yogurt alle fragole<br>
250 g Fragole<br>
9 fogli gelatina (g 20)<br>
50 g zucchero<br>
Succo di un limone<br>
150 g crema di latte</div>
<div dir="ltr">
Lavorare a crema uova e zucchero; incorporare olio e metà del succo. A seguire la farina e infine il lievito e l'altra metà del succo.<br>
Fare raffreddare la torta e circondata con un anello; ammorbidire in acqua la colla di pesce e mescolare yogurt e zucchero. Scaldare il succo di limone, dissolvervi la colla di pesce e incorporarla allo yogurt; ricoprire la torta e mettere in frigorifero per almeno due ore o sino a quando la crema sarà ben soda. Guarnire con le fragole e ciuffetti di panna.<br>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAgW5JKK_ZT8qxNlLQiDdDzIqsKPgdCPmEOWFmm0Ll9NcfskBGD__Zw9A-KufZnuGHZrUnWfpO2fT2pOJdfz_xx-qxYWVEgpKDMnNsG8IZvFI_MYVRUlzQwjOwHtKTVufjjNZ4cIpyesDV/s1600/TortaFragola+%2528Web%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAgW5JKK_ZT8qxNlLQiDdDzIqsKPgdCPmEOWFmm0Ll9NcfskBGD__Zw9A-KufZnuGHZrUnWfpO2fT2pOJdfz_xx-qxYWVEgpKDMnNsG8IZvFI_MYVRUlzQwjOwHtKTVufjjNZ4cIpyesDV/s640/TortaFragola+%2528Web%2529.jpg" width="442"></a></div>
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Marinorahttp://www.blogger.com/profile/02353586762019076567noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3801311182323377217.post-90935604761397890972015-06-08T10:21:00.001-07:002015-06-08T10:21:25.247-07:00Sformatini di zucchine. Di nuovo dopo tanti anni.<div dir="ltr">
Ma quanti anni saranno passati? Quattro forse cinque, li preparavo spesso in quantità industriale per le cene dell'agriturismo delle mie cugine che in quel periodo chiedevano il mio aiuto. Ricordo che cucinavo per loro tegami di ragù, spezzatino di cinghiale, altre cose buone e gli sformatini di zucchine. Mi piaceva preparare per loro, dopotutto io amo stare in cucina e per me era un piacere!</div>
<div dir="ltr">
<br />
Questa volta mi sono letteralmente chiusa in cucina insieme a mia cognata Lucia, preziosa come sempre. Tra le altre preparazioni ho voluto cucinare ancora gli sformatini di zucchine.<br />
Un'occasione particolare e importante, venivamo a pranzo da noi la figlia di mio marito, Irene con il fidanzato futuro sposo con i suoi genitori. Così ho preparato e cucinato tanto e (me lo dico da sola... no scherzo!) tutte cose buone e devo dire che gli ospiti hanno gradito tutto, in particolare ci sono stati tanti complimenti per lo sformato di zucchine che a tavola ho presentato in versione terrina da tagliare a fette, e qui per il Fotografo ho pensato a una monoporzione, più carina, da sembrare una piccola torta!</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGw1RzM96IsGzApxey4NvV6a3ndS-kPXPxXBgI1oZqY5ezRC1-V1IZ4CPOkTMDrj00tbdJXo4xTUt30fcjFLadN7WdsmP6jZJ5UVSrXEBhF04wAinNp1PkS536tKaViEWcG-CzOy3Uw15X/s1600/Tortino+%2528Web%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGw1RzM96IsGzApxey4NvV6a3ndS-kPXPxXBgI1oZqY5ezRC1-V1IZ4CPOkTMDrj00tbdJXo4xTUt30fcjFLadN7WdsmP6jZJ5UVSrXEBhF04wAinNp1PkS536tKaViEWcG-CzOy3Uw15X/s640/Tortino+%2528Web%2529.jpg" width="442" /></a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div dir="ltr">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-size: 11.0pt;">Sformatini di zucchine di Cucinare Meglio<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">Ingredienti e dosi per 4
persone <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">250 g di zucchine <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">50 g di burro <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">2 uova <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">1 scalogno (cipolla rossa) <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">2 cucchiai di formaggio
grattugiato <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">Olio d'oliva<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">Sale<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">Pepe<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">Per la besciamella:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">30 g di burro <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">20 cl di latte <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">20 g di farina <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">1 pizzico di noce moscata<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">Sale<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">Pepe<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">Preparazione<o:p></o:p></span></div>
<div dir="ltr">
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">Lessate le zucchine.<br />
Scolatele, schiacciatele con la forchetta.<br />
In un tegame scaldate un cucchiaio d'olio con 30 g di burro e insaporitevi lo
scalogno tritato.<br />
Unitevi il purè di zucchine, salate e pepate.<br />
Lasciate sul fuoco per far evaporare ogni traccia di umidità.<br />
Preparate la besciamella con gli ingredienti indicati e profumatela con un
pizzico di noce moscata.<br />
Incorporate alla besciamella le zucchine, le uova leggermente sbattute, due
cucchiai di formaggio grattugiato e amalgamate.<br />
Imburrate quattro stampini e suddividetevi il composto.<br />
Cuocete a bagnomaria in forno preriscaldato a 180 gradi per 30-35 minuti.<br />
Sformate gli stampini.</span><br />
<span style="font-size: 11.0pt;"><br /></span>
<span style="font-size: 11.0pt;">E questo è il link al sito, ci sono anche le calorie!</span><br />
<span style="font-size: 11.0pt;"><br /></span>
<span style="font-size: 11.0pt;"><a href="http://www.cucinare.meglio.it/ricetta-sformatini_di_zucchine.html">http://www.cucinare.meglio.it/ricetta-sformatini_di_zucchine.html</a><br />
<!--[if !supportLineBreakNewLine]--><br />
<!--[endif]--><o:p></o:p></span></div>
<div dir="ltr">
<br /></div>
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<br /></div>
<div dir="ltr">
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Marinorahttp://www.blogger.com/profile/02353586762019076567noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-3801311182323377217.post-68752862058270115722015-05-30T07:03:00.000-07:002015-05-30T07:03:38.203-07:00Fishburger di spada, i panini piacciono sempre.A me tanto ma tanto. Io paninizzerei tutto, sarà perché ho passato gli anni della mia vita lavorativa a pranzare molto spesso con panini, più o meno buoni, mangiati alla scrivania o al bancone di un bar.<br />
<div>
Panini. Non pranzo più a panini ma ora me ne concedo uno ma che sia buono, fatto bene, con accuratezza, dosato e armonizzato negli ingredienti. <br />
Questa volta ho voluto preparare anche il pane, i panini all'olio della Lovely Cheffa Rita Monastero, leggerissimi e soffici che hanno fatto la differenza.</div>
<div>
Mi è piaciuta tanto la panatura del pesce spada e la salsa che accompagna, molto stuzzicante.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Da rifare e ancora. Un panino buono ogni tanto mi può fare solo del bene, vero?</div>
<div>
<br />
<br />
<b>Fishburger di spada - da "Alice cucina" di giugno</b><br />
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<br />
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ingredienti per 4 persone</div>
<div>
<br /></div>
<div>
4 panini ai semi di sesamo</div>
<div>
400 g di spada affettato sottile </div>
<div>
100 g di mollica di pane raffermo </div>
<div>
2 uova</div>
<div>
2 pomodorini secchi</div>
<div>
40 g di pinoli già pelati</div>
<div>
4 pomodori maturi</div>
<div>
1 ciuffo di prezzemolo </div>
<div>
Farina</div>
<div>
olio di semi di arachidi</div>
<div>
sale e pepe</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Per la salsa</div>
<div>
2 tuorli sodi</div>
<div>
2 cucchiai di senape</div>
<div>
2 cucchiai di panna fresca</div>
<div>
1/2 limone</div>
<div>
1/2 cipolla rossa</div>
<div>
1 ciuffo di prezzemolo </div>
<div>
<br /></div>
<div>
Preparazione </div>
<div>
<br /></div>
<div>
Spezzettate la mollica di pane e frullate con i pomodorini secchi, tagliati a pezzettini, i pinoli e una macinata di pepe. Aggiungete un po' di prezzemolo tritato e miscelate. </div>
<div>
<br /></div>
<div>
Eliminate la pelle alle fette di spada. Tagliatele a una lunghezza di 6-8 cm, passatele prima nella farina, poi nelle uova, leggermente sbattute, e infine nella miscela preparata, premendole leggermente per far aderire la panatura. </div>
<div>
<br /></div>
<div>
Friggete le fettine di pesce in abbondante olio ben caldo. Man mano che sono pronte, scolatele su un foglio di carta assorbente da cucina. Al termine salatele e tenetele da parte.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Preparate la salsa. Raccogliete i tuorli in una ciotola. Unite la senape, il succo del 1/2 limone e la panna, e amalgamate. Completate con la 1/2 cipolla, tritata finemente, profumate con un po' di prezzemolo tritato e amalgamate ancora.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Tagliate a metà i panini e scaldateli su una piastra, dalla parte del taglio. Farcite con un po' di rucola, 2-3 fettine di pomodori, 1-2 fettine di spade e la salsa, e servite.<br />
<br />
In questo caso ho omesso la rucola e il prezzemolo nella panatura. Dimenticanza e basta.<br />
<br />
La foto chiaramente è di mio cognato Andrea, secondo me rende moltissimo la bontà del panino!</div>
<div>
</div>
<div>
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhyphenhyphenDZtYFwBXQp5MSIRMh4zflK237oblEUCcPHT7YiOcGt3eJB78u-tE9S1nMojpqZRXPb9EmUxXQQ4XWP8TkPHFKub4v4wbJp7HoImGsO_Zab7Vs8a6gl1TI-HB2idARKapNLpZ29ODBSg/s1600/Panino2+%2528Web%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhyphenhyphenDZtYFwBXQp5MSIRMh4zflK237oblEUCcPHT7YiOcGt3eJB78u-tE9S1nMojpqZRXPb9EmUxXQQ4XWP8TkPHFKub4v4wbJp7HoImGsO_Zab7Vs8a6gl1TI-HB2idARKapNLpZ29ODBSg/s640/Panino2+%2528Web%2529.jpg" width="441" /></a></div>
<br /></div>
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</div>
Marinorahttp://www.blogger.com/profile/02353586762019076567noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-3801311182323377217.post-26262245789223812432015-05-17T09:48:00.003-07:002015-05-17T09:48:54.841-07:00Il vitello tonnato due. Il ritorno.<div dir="ltr">
Ma è tutta un'altra ricetta però.<br />
Ricordavo bene, la ricetta del vitello tonnato era già presente sul blog.<br />
Qualche giorno fa mi è venuta voglia di preparare il vitello tonnato, piatto più che altro estivo e poi molto <i>eighty.</i>... vabbe' non è ancora estate e poi sarà anche un piatto un po' datato ma a me piace parecchio, poi lo volevo diverso dal solito con la maionese, cercavo il vero vitello tonnato. Mi sono messa alla ricerca e ho trovato sul sito di Cucchiaio.it una ricetta che faceva al caso mio e subito ho contattato il mio macellaio di fiducia della Coop di Bucine Davide D'oro che mi ha fatto trovare sabato mattina un bel girello di spalla, secondo me (e lui chiaramente ) il più adatto alla preparazione, forse meno pregiato del nobile girello ma per niente "stoppaccioso".<br />
Com'era? Buono buono, è stato apprezzato molto in famiglia, 1,300 kg quasi tutti spazzolati e un po' di salsa avanzata pronta per un panino, qualche fettina di pomodoro e vai!</div>
<div dir="ltr">
<br /></div>
<div dir="ltr">
La ricetta è al link che trovate qui sotto, chiara e ben spiegata.<br />
La foto, come sempre magnifica, di mio cognato Andrea Galvagno che dà molta soddisfazione e lustro ai miei piatti!</div>
<div dir="ltr">
<br /></div>
<div dir="ltr">
<a href="http://www.cucchiaio.it/ricetta/ricetta-vitello-tonnato-freddo/">http://www.cucchiaio.it/ricetta/ricetta-vitello-tonnato-freddo/</a></div>
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<br /></div>
<div dir="ltr">
<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjah72rVUt0H9x5K0lK7BItg1SmDjlM5Tr84t3vdEitcZNfpNTAhwEN_fAFIHcdns5fw0J19DgN0aACok8ncEIoqSfR8Z2VJCp1G9GHazwwhqYp-CsXZQLZthyPaCffJIIftn_4AyNsWbB8/s1600/Vitello+tonnato2+(Web).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjah72rVUt0H9x5K0lK7BItg1SmDjlM5Tr84t3vdEitcZNfpNTAhwEN_fAFIHcdns5fw0J19DgN0aACok8ncEIoqSfR8Z2VJCp1G9GHazwwhqYp-CsXZQLZthyPaCffJIIftn_4AyNsWbB8/s640/Vitello+tonnato2+(Web).jpg" width="442" /></a></div>
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Marinorahttp://www.blogger.com/profile/02353586762019076567noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3801311182323377217.post-64198960690806279062015-05-07T12:04:00.001-07:002015-05-07T12:04:35.031-07:00I mitici carciofi alla giudìa di Franco.Povera me! Credevo di aver inserito da tempo la ricetta dei mitici carciofi alla giudìa di Franco, mio marito. Controllando il mio povero blog, preso e abbandonato tante di quelle volte da perdere la cognizione delle ricette presenti e non, mi sono resa conto di non averla mai pubblicata. E non ho potuto evitare.<br />
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Mitici perché quando arriva il momento giusto, quello dei carciofi "romaneschi" o qui in Valdarno le "mamme" amici e parenti si scatenano con la richiesta a Franco di preparare i "suoi" carciofi alla giudìa. Anche quando vivevamo a Roma era la stessa cosa, e carciofi alla mano, ciotola acqua e limone, Franco iniziava il suo lavoro. </div>
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La prima ricetta a cui ha fatto riferimento è stata trovata su YouTube, comprendeva anche il modo di pulire i carciofi e tutti gli altri piccoli trucchetti. Piano piano c'è stata l'evoluzione e il marito si è documentato, libri, web, televisione.... poi anche lui è stato "folgorato dall'Arcangelo" ovvero leggendo il preziosissimo libro dello Chef Arcangelo Dandini "Memoria a mozzichi", un vero trattato storico culinario di Roma, da leggere e rileggere trovando sempre nuovi spunti e curiosità.</div>
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Mi fa molto piacere riportare la ricetta presa dal suo libro. Merita, altroché merita!!!!</div>
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Copio pari pari da<br />
<b><br /> "Memoria a mozzichi" dello Chef Arcangelo Dandini, il capitolo "La cucina giudìa, o il secondo tempo della cucina romana".</b><br />
<b>Carciofi alla giudia</b><br />
8 carciofi romaneschi<br />
1 limone non trattato<br />
abbondante olio per friggere<br />
sale<br />
pepe nero in grani da macinare<br />
<br />
Mondate i carciofi alle parti più tenere, privandoli sia dei gambi che delle foglie. Lasciarli mezz'ora in acqua fredda con uno spicchio di limone. Toglierli dal bagnetto e schiacciati con la testa rivolta verso il basso, fino ad ottenere una sorta di grossi fiori. Scaldare abbondantemente olio per friggere in una larga padella e immergere al volo i carciofi schiacciati ottenendone dei grandi fiori dorati e croccanti. Aggiustare di sale, di pepe e servire bollenti.</div>
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Troppo belle le foto di mio cognato Andrea, non me la sono sentita di scartarne alcuna.<br />
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Marinorahttp://www.blogger.com/profile/02353586762019076567noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3801311182323377217.post-17491811781180470402015-05-02T05:58:00.000-07:002015-05-05T12:39:07.138-07:00Una torta dal cuore.<div dir="ltr">
Una torta finalmente, ma quanto tempo era? Forse dal mio compleanno, una millefoglie a cinque strati di sfoglia e crema pasticcera con pezzetti di cioccolata fondente. Ingestibile nel taglio ma buonissimo veramente! Erano i primi di settembre, poi mi sembra nessun altro dolce è venuto a rallegrare la mia tavola. <br />Una torta, ne avevo voglia. Non di mangiarla ma di prepararla. Erano giorni che avevo comprato le mele, le renette e giravo e rigiravo la ricetta, leggendola e cercando di non saltare righe o ingredienti... (capita...) e oggi mi sono decisa. E torta sia. <br />Una ricetta semplice di sicura riuscita, che profuma di buono, di casa magari di campagna... una ricetta della Lovely Cheffa, la deliziosa Rita Monastero. <br />Una ricetta che mi era rimasta aggrappata al cuore, una carezza.<br />Una lezione sulle torte di mele, intriganti... sono sincera, neanche assaggiata un pezzetto, portato una parte di questa e delle altre torte alla mia amica Stefania e con me la promessa e la speranza che avrei provato le ricette. <br />Vabbe'... I tempi di attesa... ma ora ho ricominciato e ho chi apprezza i miei piatti e mi regala assistenza e foto stupende! Cosa volere di piu'?<br /><br /><b>TORTA MORBIDA AL PROFUMO DI LIMONE della Lovely Cheffa Rita Monastero</b><br /><br />300 g farina 00<br />150 g zucchero semolato<br />200 g latte<br />4 uova<br />150 g burro<br />1 pizzico di sale<br />1 bustina di lievito per dolci<br />4 mele (meglio Renette)<br />Zeste di limone<br />Per completare:<br />burro<br />2 limoni o uno e mezzo se sono grandi<br />Zucchero<br />Montare a lungo le uova con lo zucchero sino a farle diventare bianche e spumose; aggiungere la farina con il lievito, il latte e il burro morbido. Completare con il sale e le zeste di limone, versare in una teglia da 28 cm, aggiungere qualche fiocchetto di burro e infornare a 190°per 30’ o sino a cottura. Sformare e coprire con una glassa preparata con il succo dei limoni e lo zucchero su una consistenza semidensa.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif";"><br /></span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7T1d4bfiYJ66ux17sXcnnMaPx-CLJh9sW6P88YyZXYG3fjGPvorkwA8XM5lk7F88V1TC1XQGl0YYvET_om2AIgKGzy8luJ861gTJYo4S849j4rMvdf9fj4thieuqiJDIQ3epeXqVbeJfT/s1600/Torta+alle+mele+(Web).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7T1d4bfiYJ66ux17sXcnnMaPx-CLJh9sW6P88YyZXYG3fjGPvorkwA8XM5lk7F88V1TC1XQGl0YYvET_om2AIgKGzy8luJ861gTJYo4S849j4rMvdf9fj4thieuqiJDIQ3epeXqVbeJfT/s1600/Torta+alle+mele+(Web).jpg" width="276" /></a></div>
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<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif";"><br /></span></div>
Marinorahttp://www.blogger.com/profile/02353586762019076567noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-3801311182323377217.post-61868979003332090562015-04-29T04:00:00.000-07:002015-05-05T12:43:23.662-07:00La Vignarola. Il ritorno.Cominciamo da dove ci siamo lasciati, va bene? Era novembre e stavo ultimando il corso per Personal Chef a Roma. Avrei voluto raccontare un po' del corso, dell'esame... e invece niente, ad un certo punto puff... sono sparita. <br />
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Niente più cucina, voglia di fare, mangiare... niente... Un momento che doveva passare, una fase da cui bisognava transitare... doveva passare del tempo, il giusto tempo. </div>
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Personal Chef, sembrava un sogno, un'esperienza irreale alla quale aveva partecipato un'altra me. Guardavo il Dvd dell'esame e piano piano riprendevo conoscenza... ero io che avevo ultimato un bellissimo e molto molto interessante percorso e ne ero orgogliosa.</div>
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Allora si, eccomi Personal Chef ma senza cucina. Era dicembre. Sarebbe dovuto passare tempo. Il giusto tempo per tornare quella di prima, o no, un'altra migliore, più consapevole, più forte di prima, parecchio.</div>
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E piano piano sono tornata a cucinare, bisogna pur mangiare, no! E l'inverno passava piano piano. E io tornavo molto lentamente alla normalità. La primavera mi svegliava dal letargo invernale ed io approfittavo, dopo un inverno di broccoli e cavolfiori al vapore, minestroni e vellutate, dell'arrivo delle prime zucchine con i loro fiori, dei magnifici carciofi che Franco trasformava in bouquet alla Giudia, o più semplicemente in tegame alla romana. La primavera come rinascita, e Marinora è tornata in cucina, il posto dove deve stare.</div>
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Questa è una ricetta tipica della cucina romana, è della mia prima Maestra in cucina, Valeria Vocaturo, anno 2006.... le verdure sono quelle di questo periodo, e questa preparazione le esalta con i suoi sapori ed i suoi profumi.</div>
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Sono tornata e prometto che non spariro' facilmente, se la salute continuerà ad assistermi. Ho molto da raccontare e da condividere. E da cucinare.</div>
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Ho preparato la Vignarola questa sera, è stata molto apprezzata ed è stata fotografata da par suo da mio cognato Andrea, il mio Fotografo ufficiale che non finiro' mai di ringraziare (e non solo per la sua bravura)!</div>
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<br /><br /><b>LA VIGNAROLA CON FAVE, PISELLI E CARCIOFI di Valeria Vocaturo</b><br /> <br />In aprile per ogni kg di fave e piselli con i baccelli, sgranati sono 300 gr. in maggio-giugno arrivano a 500 gr.<br />4 carciofi romaneschi<br />Piselli freschi 1 kg (con baccelli)<br />Fave fresche 1 kg (con baccelli)<br />3 cipollotti freschi<br />Lardo (Arnad, Colonnata, buono comunque) affettato sottilissimo gr. 50<br />Lattuga 1 cespo<br />Olio – sale – pepe in grani – pepe macinato<br />Qualche foglia di mentuccia<br /><br />Pulire bene i carciofi, scartando tutte le parti più dure, dividerli in due, eliminare l’eventuale fieno interno, tagliarli in fettine sottili e lasciarli cadere in acqua fredda acidulata con il succo di 1 limone. Sgranare le fave e i piselli e tagliare in fettine sottili i cipollotti. In un tegame fare rosolare a fuoco moderato l’olio, i cipollotti e le fettine di lardo, aggiungervi tutte le verdure, il sale, il pepe in grani e cuocere con il coperchio per 20-30 minuti, fino a quando tutte le verdure saranno ben cotte. A metà cottura aggiungere 1 cespo di lattuga a tranci (contiene acqua), ed evitare di aggiungere altra acqua mentre cuociono. Prima di servire dosare sale e pepe macinato e cospargere con un filo di olio a crudo e qualche foglia di mentuccia.<br /><br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBoT5YW0lEVgcLZ_ju50xBHhUFGArOmzHAaT3qI_iiNh-VrhadyNZTQUR6c5u0Gp3AfJmKAUwN03-SjRamzirh5nHrrmIPQhVoHAzEyN3bhJxkiip5mVhR1XPiZ3-dMZ2f26w1Vq4eEenB/s1600/Vignarola+(Web).jpg"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBoT5YW0lEVgcLZ_ju50xBHhUFGArOmzHAaT3qI_iiNh-VrhadyNZTQUR6c5u0Gp3AfJmKAUwN03-SjRamzirh5nHrrmIPQhVoHAzEyN3bhJxkiip5mVhR1XPiZ3-dMZ2f26w1Vq4eEenB/s400/Vignarola+(Web).jpg" width="276" /></a><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />Marinorahttp://www.blogger.com/profile/02353586762019076567noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3801311182323377217.post-89409763161860723672014-11-20T12:16:00.002-08:002014-11-20T12:16:40.499-08:00Voglia di buono, di dolce. Di stare bene.Ancora una volta ho fatto passare tanto tempo senza postare niente. Non sono sparita, andata in ferie o emigrata. O forse si.<br />
Ho passato un mese e mezzo (e non è ancora finito) veramente tra Roma e il Valdarno, per un corso bello bello e molto interessante, il corso per Personal Chef.<br />
Come, Personal Chef? Si perchè era tanto che avevo voglia di frequentare questo corso. Contro tutto, problemi fisici, bombe d'acqua a Roma, e tanta stanchezza. Ma di questo corso ne scriverò meglio dopo l'esame. Tra poco.<br />
<br />
Ho avuto il piacere grandissimo di frequentare due corsi con la Lovely Cheffa Rita Monastero, meravigliosa e cara come sempre e ancora a breve ne frequenterò altri. Mi mancavano il suo abbraccio, il suo affetto, il suo calore e i suoi corsi. Troppo!<br />
<br />
E allora ieri mi è venuta voglia di biscottare, dopo settimane di Valdarno/Roma e viceversa, nella mia cucina, in pace.<br />
<br />
Una ricetta semplice, piena di buono e perdonatemi, ma io non rinascerò mai pasticcera, potevano riuscire più garbati, come direbbe la Lovely Cheffa!<br />
E la marmellata, fantastica, di melone, della mia amica, la regina delle marmellate, Annarita Contu.<br />
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<b>Occhi di bue bianchi di Rita Monastero - dal libro "Biscococcole"</b><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjM6cCSuNcLCWNymy5LTA2lhVdNOAnkMwEao-_KFkCXUsS1Z92GHTp4bs7bb0ot_ASAgbVtRblztJH1pvduKIzxq-O0jq5MbAoXoGCfUZYikDmmGxiTkLlWonQYLHLlJrtYZ0Kc9OmaU-KN/s1600/10805057_883386238379733_1318059944_n%5B1%5D+(Web).jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjM6cCSuNcLCWNymy5LTA2lhVdNOAnkMwEao-_KFkCXUsS1Z92GHTp4bs7bb0ot_ASAgbVtRblztJH1pvduKIzxq-O0jq5MbAoXoGCfUZYikDmmGxiTkLlWonQYLHLlJrtYZ0Kc9OmaU-KN/s1600/10805057_883386238379733_1318059944_n%5B1%5D+(Web).jpg" height="240" width="320" /></a></div>
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(20 pezzi ca.)<br />
<br />
200 g farina 00<br />
90 g zucchero semolato<br />
100 g burro<br />
2 tuorli<br />
Limone<br />
Sale<br />
<br />
Per completare<br />
Marmellata di albicocche o pesche.<br />
Zucchero a velo<br />
<br />
Disporre la farina a fontana sul piano di lavoro; inserire al centro lo zucchero, i tuorli e un po' di buccia di limone grattugiata e tutto intorno il burro morbido a fiocchetti e un pizzico di sale.<br />
Lavorare velocemente, avvolgere nella pellicola per alimenti la frolla così ottenuta e farla riposare in frigorifero per una quindicina di minuti.<br />
Stendere la pasta all'altezza di 4 millimetri, ricavarne una trentina di dischetti e intagliare il centri della metà di essi con un piccolo tagliapasta tondo.<br />
Poggiarli su una placca coperta da carta forno e infornarli a 190' per 10 minuti ca., avendo cura che non si scuriscano.<br />
Scaldare appena le marmellate e spalmare un velo di ciascuna di esse sui tondini interi - dalla parte piatta; spolverizzare con zucchero a velo la sommità di quelli intagliati al centro e accoppiarli.<br />
<br />
Fateli subito e vi assicuro dolcezza e stare bene. Parola di prossima Personal Chef!!!<br />
<br />Marinorahttp://www.blogger.com/profile/02353586762019076567noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-3801311182323377217.post-2582949902537809272014-09-30T13:06:00.001-07:002014-10-05T09:18:42.949-07:00La crostata ricotta e visciole. Per festeggiare un trasloco, dopo cinque anni.<br />
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Cinque anni, una domenica di fine settembre di cinque anni fa, il 27. La mia casa di Roma veniva svuotata, chiusa e lasciata, e noi approdavamo in terra Toscana.<br />
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Cinque anni incredibili, di quelli che ti rovesciano la vita, nel bene e nel male. Non voglio certo mettermi a raccontare tutto quello che è successo, sarebbe troppo e poi credo proprio che interesserebbe a pochi.</div>
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Posso dire che la mia vita è cambiata, io sono cambiata, siamo cambiati e basta!</div>
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Perché questa crostata per questo post? Perché fa parte della Pasticceria romana, ho avuto il piacere e l'onore di frequentare un corso con il Maestro Nazzareno Lavini proprio sulle "Dolcezze romane" e tra le altre ricette c'era questa, legatissima alla cultura culinaria romana ebraica. </div>
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La compravo sempre alla pasticceria "Boccione" a Portico d'Ottavia... ricordi bellissimi di periodi sereni della mia vita romana.</div>
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Perché Roma è sempre nel mio cuore, nei miei sogni e nei pensieri, è la mia città e soffro nel vedere che la qualità della vita va sempre più giù. </div>
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Perché continua ad offrirmi delle opportunità per approfondire le competenze nella mia passione per la cucina.</div>
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Perché mi fa disperare per la difficoltà che fa vivere quotidianamente, quando hai fretta, devi correre e i mezzi non passano, anzi magari scioperano... e poi perché al momento del rientro a casa mi fa amare sempre di più questa terra che amo da sempre e che mi ha accolta bene, benissimo!</div>
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<b>Crostata di ricotta e visciole del Maestro Nazzareno Lavini</b><br />
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Ingredienti pasta frolla</div>
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g 430 burro cremoso 18°</div>
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g 520 zucchero semolato</div>
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n. 1/2 bacca di vaniglia</div>
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g 2 buccia di limone</div>
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g 2 buccia d'arancia</div>
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g 6 sale fino</div>
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g 110 uova intere </div>
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g 90 latte</div>
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g 8 bicarbonato</div>
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g 1000 farina W 150</div>
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Preparazione</div>
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Lavorare assieme i primi sei ingredienti. </div>
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Sciogliere il bicarbonato con il latte, unire le uova e incorporare il tutto al precedente composto.</div>
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Aggiungere la farina e lavorare il tutto meno possibile. Coprire l'impasto e far rassodare in frigo.</div>
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(meglio il giorno prima)</div>
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Ingredienti ricotta condita</div>
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g 1000 ricotta di pecora sgocciolata (io ho usato un'ottima ricotta di bufala avendo un ospite che non gradiva i formaggi di pecora)</div>
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g 300 zucchero semolato</div>
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g 200 confettura di visciole</div>
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Preparazione del dolce</div>
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Stendere un disco di pasta frolla ad uno spessore di 4/5 mm. Forare la frolla. </div>
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Infornare a 150° per 20 min.</div>
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Stendere un leggero strato di confettura e coprire con la ricotta condita. </div>
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Coprire con un disco di pasta frolla da 3, 5 cm di spessore. Spennellare la pasta con un uovo. Formare un cordoncino con la frolla e circondare la crostata per proteggere i bordi.</div>
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Dorare e infornare a 240° fino a doratura.</div>
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Per la divisione delle dosi ho seguito le preziose spiegazioni del blog Medutandum per ottenere la frolla per due crostate e il ripieno per una.</div>
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<a href="http://meditandum.blogspot.it/2014/02/crostata-di-ricotta-e-visciole-di.html">http://meditandum.blogspot.it/2014/02/crostata-di-ricotta-e-visciole-di.html</a></div>
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Ho usato un cerchio da 18 per la base e un cerchio da 24 per la parte superiore.</div>
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Ho arricchito la ricotta condita con una spruzzata di Sambuca, come nella crostata ricotta e visciole della Chef Laura Ravaioli.</div>
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Tengo a dire che il dolce è stato preparato con grande bravura e soddisfazione da mia cognata Lucia/Svetlana e che la foto che rende molto bene la squisitezza del soggetto è del mio Fotografo preferito, il mio carissimo cognato Andrea!</div>
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Dimenticavo, la crostata era magnifica, ha festeggiato insieme allo splendido Millefoglie del mio Pasticcere di fiducia, il grande Alessandro Semplici di San Giovanni Valdarno il "noncompleanno" della bellissima nipote di Franco (e anche mia) Ilaria! Ha contribuito a rendere insieme a tutto il resto la giornata speciale!</div>
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Marinorahttp://www.blogger.com/profile/02353586762019076567noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-3801311182323377217.post-38096521060026037912014-09-24T12:34:00.000-07:002014-09-24T12:34:16.237-07:00Un altro risotto per un dolce ricordo.Una certa emozione nel fare questa ricetta. <br />
Mi aspettava da tanti anni tra le ricette de "La Cucina di casa di Valeria", esattamente da ottobre 2005. Non so perché non era mai stata testata, non era entrata nella giostra delle prove, degli esperimenti della mia cucina e lei era stata ad aspettarmi, sicura che il suo momento sarebbe arrivato. Sotto un altro cielo, in un'altra cucina, forse con una padronanza della materia... più matura, chissà!!!<br />
Fatto sta che qualche giorno fa ho deciso, i capperi erano stati dissalati la sera prima, dovevano andare in una tartare ma, essendo ancora un po' troppo sapidi mi hanno dato l'input per l'utilizzo e la mattina dopo, una bella burrata e vai!!!!<br />
<br />
Approfittando della presenza in casa dei miei cognati, questo meraviglioso risotto si è guadagnato anche una splendida foto da parte del mio fotografo di fiducia, mio cognato Andrea, paziente e bravo bravissimo!<br />
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<br />
<strong>RISOTTO CON CAPPERI E BURRATA di Valeria Vocaturo</strong><br />
Riso Carnaroli 80 gr. a pers.<br />
Brodo vegetale<br />
Burrata gr. 50 a pers.<br />
Capperi sotto sale ½ cucchiaio<br />
Cipolla ½<br />
Burro gr. 70<br />
Vino bianco ½ bicchiere<br />
Pepe nero<br />
Parmigiano gratt. 50 gr.<br />
<br />
Dissalare i capperi in acqua, asciugarli e tritarli. Tritare la cipolla molto sottile. In una pentola a fondo pesante preparare un soffritto con poco burro, olio e la cipolla, facendola imbiondire. Far tostare il riso, poi sfumare con il vino e farlo evaporare. Portare a cottura il risotto con il brodo vegetale, poi fuori dal fuoco aggiungere la burrata a pezzettini, i capperi tritati e aggiustare di sale. Mantecare con burro, parmigiano e pepe nero e servire subito ricordando che il risotto non DEVE aspettare!<br />
<br />
Ho voluto aggiungere su ogni porzione qualche cappero croccante, devo dire che ci stava veramente bene!<br />
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<br />
Voglio dire che le ricette de "La Cucina di Casa di Valeria" sono una garanzia, non hanno tempo, sono buonissime sempre e poi, sono nel mio cuore, oh!Marinorahttp://www.blogger.com/profile/02353586762019076567noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3801311182323377217.post-17741075742510312722014-09-16T10:02:00.001-07:002014-09-16T12:41:16.077-07:00Arista ripiena di Cheff GG, il caro e favolosamente bravo Chef Pierluigi BalsimelliTengo moltissimo a questo piatto.<br />
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La primavera scorsa ho partecipato a un corso tenuto dallo Chef Pierluigi Balsimelli, per i suoi allievi Chef GG, una grandissima persona e professionista a cui tengo molto. Ha tenuto, insieme allo Chef Andrea Bennati il primo corso di cucina al quale ho partecipato dopo che mi sono trasferita qui. Poi non sono riuscita a partecipare più ad una sua lezione se non a questo corso qui. <br />
La location era un simpaticissimo pub a Loro Ciuffenna, il Link Pub, una bella cucina, proprietari veramente molto affabili e carini e tanti allievi motivati. Io al settimo cielo, finalmente con Chef GG, di cui conosco la stima che ha per me!</div>
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La ricetta, semplice come sono le sue ricette ma buonissima e d'effetto!</div>
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Un'arista aperta a libro, non è difficile da preparare, ci vuole un buon coltello oppure un macellaio bravo come il mio, Davide D'oro della Coop di Bucine che in un'altra occasione di corsa mi ha aiutato alla grande aprendomela in una manciata di secondi.</div>
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Il ripieno consiste in una manciata di pane bagnato in acqua e strizzato bene, mescolato con un uovo e a piacere erbette aromatiche.</div>
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Nel ripieno, quello che ci piace di più, io in questo caso ho grattugiato del pecorino di due stagionature diverse, l'ho unito all'impasto di pane, uovo e foglioline di timo e l'ho spalmato sulla carne. </div>
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Ho tagliato delle fettine di pecorino, quello più stagionato e l'ho disposto sull'impasto. Ho denocciolato dei datteri secchi e li ho poggiati alternandoli alle fettine di formaggio. Si poteva usare altra frutta secca a piacere, ottima con i fichi secchi!</div>
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Ho arrotolato e ho fatto legare l'arista da mio marito, che è più bravo di me.</div>
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Ho massaggiato l'arista con poco olio e ho scelto le spezie che si usano per il Panpepato, in alternativa avrei usato il Drogo dello Stufato alla Sangiovannese. Anche le spezie sono a piacere, sia all' esterno che all'interno. Un filo d'olio sopra la carne.</div>
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In forno a 120° per circa 3 ore, io verso la fine ho aumentato la temperatura, piano piano fino a 160°.<br />
Chiaramente i tempi di cottura variano rispetto al peso della carne.<br />
Tolta dal forno ho fatto riposare l'arista, poi ho tagliato lo spago.</div>
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Ho deglassato la salsa nella teglia con poco vino, olio e una noce di burro.</div>
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Che dire, per me è un piatto meraviglioso, semplice e versatile. Grazie Chef GG e a presto, spero!<br />
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<br />
<br />
Il piatto preparato da Lucia, completo di patate al forno e insalata valeriana (o songino).<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWdzXvbgs1EDHO2kAYuWo8gAD21Xyh4U4em7Syp-B2N3kkaLdHeAK3_AWKL2i4RAYjyxaADVrlwg5QZ2p8oGzDNNi8gszrqRc0ao3GjLpgjZ7kqV4p0FndQvB7bTg4lT2FmCBBo3g6DPrM/s1600/Fette_arista+(Web).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWdzXvbgs1EDHO2kAYuWo8gAD21Xyh4U4em7Syp-B2N3kkaLdHeAK3_AWKL2i4RAYjyxaADVrlwg5QZ2p8oGzDNNi8gszrqRc0ao3GjLpgjZ7kqV4p0FndQvB7bTg4lT2FmCBBo3g6DPrM/s1600/Fette_arista+(Web).jpg" height="213" width="320" /></a></div>
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Foto di mio cognato Andrea, un mito per me!<br />
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Marinorahttp://www.blogger.com/profile/02353586762019076567noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3801311182323377217.post-76440803932435398282014-09-14T13:32:00.001-07:002014-09-14T13:32:18.223-07:00La torta al nocino, ma volendo anche tortini. By Chef Daniele Persegani.<br />
Silenzio. Poi torno, riappaio come lo Stregatto di Alice nel paese delle meraviglie... e poi scompaio... perché sono pigra, per scrivere, per fotografare bene... infatti questa foto la devo a mio cognato Andrea, che con Lucia ora sono da me, sempre per troppo poco tempo!<br />
Bellissimo cucinare per qualcuno, e poi se sono persone speciali come loro...<br />
<br />
Vorrei riuscire a non sparire più, ho cucinato tanto in questo periodo, qualche foto su Facebook e niente altro, mi piacerebbe riprendere a salvare qui quello che preparo, anche se mi dovrò accontentare delle foto fatte da me, sperando di migliorare anche in quel campo.. comunque stay tuned!!!<br />
<br />
La ricetta in questione ci è stata proposta durante una lezione del bravissimo e molto molto simpatico Chef Daniele Persegani , argomento la "Cena in balera" del giugno 2013 alla scuola di cucina di Anna Moroni.<br />
E' una torta che ho già fatto e rifatto, sempre buona, anzi goduriosissima, qui io ho ecceduto con il nocino...<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibVU0ZsCYA-5p6RhJYI6cZh_PD798zgNB3gQNUSfFbN02Qjx2ZmDbk0MtPVVokTlyHw4TH6AS-Knt8D1XulbmfoTif0ItNe0ZoP1f6EPX7V5NcAYBO206mb-DSH1ZYjxFHZZJXcTdIX59s/s1600/dolce+(Web)%2B(2).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibVU0ZsCYA-5p6RhJYI6cZh_PD798zgNB3gQNUSfFbN02Qjx2ZmDbk0MtPVVokTlyHw4TH6AS-Knt8D1XulbmfoTif0ItNe0ZoP1f6EPX7V5NcAYBO206mb-DSH1ZYjxFHZZJXcTdIX59s/s1600/dolce+(Web)%2B(2).jpg" height="213" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<b>TORTINI AL NOCINO</b><br />
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<br /></div>
<div>
6 uova</div>
<div>
100 gr di burro</div>
<div>
200 gr di amaretti</div>
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300 gr di mandorle pelate</div>
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200 gr di zucchero</div>
<div>
100 gr di cioccolato fondente</div>
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1/2 bicchiere di nocino</div>
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una bacca di vaniglia</div>
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<br /></div>
<div>
Tritare le mandorle grossolanamente con gli amaretti e il fondente, metterli in una ciotola e bagnarli con il nocino. </div>
<div>
Montare i tuorli con lo zucchero, aggiungere il burro a pomata, la vaniglia e unirli all'impasto di mandorle e per ultimo incorporare gli albumi a neve fermissima.</div>
<div>
Cuocere a 180 per 40 minuti circa a forno statico.</div>
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<br /></div>
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Per una doppia dose sarà necessaria una bottiglia di nocino.</div>
<div>
Le uova si possono montare anche intere.<br />
<br /></div>
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Alla lezione lo Chef ha accompagnato i tortini con uno zabaione fantastico. </div>
Marinorahttp://www.blogger.com/profile/02353586762019076567noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-3801311182323377217.post-65825249499231454142014-07-29T10:06:00.001-07:002014-07-29T10:10:20.906-07:00Melitzànokeftedes. Sognando la Grecia con Jean-Michel Carasso<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11pt;">Rieccomi, a gentile richiesta per una ricetta che devo dire merita moltissimo, come d'altronde tutte quelle del mitico Chef, l'adorabile Jean-Michel Carasso. </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11pt;">Questa proviene dal suo libro sulla cucina greca, dal quale bisognerebbe attingere a piene mani per quanto le sue ricette sono facili, fattibili e molto molto appetitose!</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11pt;">Periodo di melanzane e allora....</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11pt;">Dimenticavo... per Francesca... sia mai che....</span></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-size: 11.0pt;"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-size: 11.0pt;">Melitzànokeftedes o crocchette di melanzane e formaggio
di Jean-Michel Carasso – da “La cucina greca"<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">Per circa 30 crocchette<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">500 g melanzane<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">20 g ricotta<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">80 g pecorino stagionato<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">150 g di pangrattato<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">2 uova intere<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">2 cucchiai da minestra di
olio extravergine d’oliva<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">2 spicchi di aglio tritati
molto finemente<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">1 ciuffo di prezzemolo
tritato molto finemente<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">Origano secco<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">Sale e pepe<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;">Sbucciate le melanzane,
tagliatele a dadini e scottatele in acqua a bollore per circa 10 min. scolate
le melanzane e strizzatele bene. Mescolate tutti gli ingredienti, lavorando
bene l’impasto per renderlo omogeneo. Lasciate riposare l’impasto per 15’ a
temperatura ambiente. Formate delle polpette grosse come noci, schiacciatele un
po’ e fatele friggere in olio caldo. Servitele subito on spicchi di limone da
spremere sopra.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhME4XWRH5QOfkyb9i7x4H9Sd29lpPAtFtIUUMlCnBesRUALJogc_AXkEITTHUTGThktjl4YaRpjzGy9cVGvA5ilO1IBjEeQ8PRoovmJgYOlzBT8P3KIdDoWPex2OgM077mFIvE0gMDWbVh/s1600/polpette_melanzane%5B1%5D+copia+(Web).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhME4XWRH5QOfkyb9i7x4H9Sd29lpPAtFtIUUMlCnBesRUALJogc_AXkEITTHUTGThktjl4YaRpjzGy9cVGvA5ilO1IBjEeQ8PRoovmJgYOlzBT8P3KIdDoWPex2OgM077mFIvE0gMDWbVh/s1600/polpette_melanzane%5B1%5D+copia+(Web).jpg" height="320" width="240" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11.0pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11pt;">Io non le ho sbucciate. Non buone, di più!!!</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 11pt;">la foto, orribile, fatta con il cellulare ma tanto, ha da tornare il fotografo!!!</span></div>
<div>
<span style="font-size: 11pt;"><br /></span></div>
Marinorahttp://www.blogger.com/profile/02353586762019076567noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-3801311182323377217.post-3836169503108669962014-05-06T11:12:00.000-07:002014-05-08T04:15:18.143-07:00Il pancarrè del Maestro Nazzareno Lavini e i tramezzini al tonno e pomodoro dello Chef Paolo Dalicandro.E ho detto tutto.<br />
<br />
Subito la ricetta:<br />
<br />
750 g farina 00 W 280<br />
10 g malto in polvere (se in crema, tipo miele, il doppio del peso)<br />
20 g zucchero semolato<br />
25 g lievito di birra (fresco in cubetto o 1 bustina)<br />
380 g di acqua<br />
15 g sale<br />
70 g strutto<br />
<br />
Sciogliere il lievito in poca acqua, unirlo alla farina e all' acqua e iniziare a lavorare, aggiungere dopo pochi secondi il malto e lo zucchero, lavorare fino a che non si sarà formati un po' di impasto poi aggiungere lo strutto lavorato con il sale poco alla volta, lavorare fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.<br />
Arrotolare su sé stesso fino ad ottenere un filone, sistemarlo un una cassetta 35x10 e farlo lievitare fino a 2 cm dal bordo, chiudere la cassetta e infornare a 220 gradi poi scendere a 200 per 40/50 min.<br />
Sfornare e lasciare asciugare su una griglia.<br />
<br />
L’impasto viene messo nella cassetta unta molto bene con burro fuso o olio e coperto da una pellicola<br />
<br />
Mia nota: la mia cassetta è 30 x 10 ed è venuto perfetto.<br />
Altra nota, arrotolare bene l'impasto, molto compatto, il mio al centro del pane aveva dei buchi, sono andata un po' di corsa!<br />
<br />
Per il resto una meraviglia!<br />
<div dir="ltr">
<br /></div>
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La farcitura, a cura dello Chef Paolo Dalicandro, una variazione sana, buona e sfiziosa del mitico tramezzino tonno e pomodoro. <br />
<br />
La ricetta fa parte di una... verticale sulla farcitura più classica del tramezzino, il tonno e pomodoro, ma volete mettere fatto con tonno sottolio con aromi, pomodoro tagliato e marinato e maionese, anche quella volendo fatta a casa???<br />
<br />
Ingredienti per 2 tramezzini:<br />
n. 2 fette di pane per tramezzini<br />
100 g di tonno fresco<br />
n. 1 rametto di rosmarino o timo<br />
n. 1 foglia di alloro<br />
n. 2 spicchi d'aglio<br />
n. 1 pomodoro da insalata<br />
<br />
Maionese<br />
n. 2 albumi<br />
150 g olio di girasole<br />
3 g aceto bianco<br />
3 g limone<br />
q.b, sale<br />
<br />
Cuocere il tonno a vapore tagliato in pezzi, pochi minuti di cottura bastano. Sbriciolarlo, condirlo con sale, pepe, aceto, rosmarino (o timo), alloro e aglio e ricoprirlo di olio extravergine d'oliva.<br />
Tagliare il pomodoro a fettine di mezzo centimetro, asciugarle e metterle a marinare con aceto, sale, pepe, olio e aglio.<br />
Preparare una maionese mettendo sul fondo del bicchiere del frullatore ad immersione, l'albume insieme all'olio, il sale, l'aceto e il limone. Si immerge il frullatore fino in fondo, si aziona senza muoverlo e dopo qualche minuto si inizia a farlo salire lentamente fino a che non avrà incorporati tutto.<br />
Sgocciolare il tonno e il pomodoro, spalmare la maionese su entrambe le fette di pane, mettere il pomodoro, il tonno ,chiudere e tagliare prima i bordi e poi i tramezzini.<br />
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Qualche foto della lezione, proprio mentre lo Chef prepara i tramezzini tonno e pomodoro!</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<br />
Ma una foto dello Chef Dalicandro ve la voglio lasciare!<br />
Bravissimo, molto competente e davvero molto simpatico.<br />
<br />
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Mancherebbero altre due ricette per completare la verticale... se interessano....</div>
Marinorahttp://www.blogger.com/profile/02353586762019076567noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-3801311182323377217.post-38753187321239329162014-04-30T12:38:00.001-07:002015-05-02T06:17:04.725-07:00Dedicato a...<div dir="ltr">
Tempo fa ho partecipato ad un corso veramente molto interessante, tenuto dallo Chef Paolo Dalicandro presso la scuola di cucina "A tavola con lo Chef", "Il triangolo del sapore" insomma tutto ma proprio tutto sui tramezzini. Io li amo in maniera particolare, quelli fatti bene, farciti come si deve e con il pane buono, fresco! </div>
<div dir="ltr">
Qui non riesco a trovarli, per carità, ci sono insieme a panini, schiacciatine farcite, tutto buonissimo ma non sono i tramezzini che cerco io, quelli che mi mancano, quelli che sono stato il mio pranzo per tanti anni in cui non tornavo a casa. Anche allora ne trovavo di buoni, meno buoni, spartani o più raffinati. Insomma, quando ho letto di questa lezione non ho esitato e ne sono uscita molto soddisfatta ed entusiasta, lo Chef Dalicandro è veramente molto bravo e pieno di entusiasmo, molto comunicativo! Ci ha raccontato i tramezzini in tante versioni, tra cui questa nella quale il pancarre' è sostituito da una buonissima focaccia, la cui ricetta viene dal Maestro Nazzareno Lavini, una garanzia! La farcitura è dello Chef Dalicandro, ed è una vera squisitezza!</div>
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<br /></div>
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Dimenticavo.... dedicato a chi crede in me, nelle mie capacità, a chi mi stima, a chi mi è stato vicino nei momenti no e a chi mi ha aiutato a diventare quella di adesso!</div>
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Dedicato a me, che lo merito!</div>
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<b>TRAMEZZINO DI FOCACCIA AL PECORINO E ACETO BALSAMICO di Nazzareno Lavini</b></div>
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<br />
Ingredienti per la focaccia (una teglia da 60x40)</div>
<div dir="ltr">
650 g farina 00 W260<br />
13 g malto in polvere<br />
350 g acqua<br />
25 g lievito di birra</div>
<div dir="ltr">
13 sale fino<br />
90 g olio extravergine d'oliva</div>
<div dir="ltr">
70 g aceto balsamico<br />
150 g pecorino grattugiato</div>
<div dir="ltr">
Ingredienti per la salamoia<br />
60 g acqua<br />
40 g aceto balsamico<br />
100 g olio extravergine d'oliva<br />
4 g sale fino</div>
<div dir="ltr">
Ingredienti per la farcitura<br />
200 g mortadella<br />
300 g stracchino<br />
2 lime<br />
Granella di pistacchio</div>
<div dir="ltr">
Preparazione<br />
Impastare la farina e il malto con l'acqua e il lievito di birra.<br />
A metà lavorazione unire il sale e l'olio.<br />
Solo alla fine unire l'aceto e il pecorino.<br />
Lasciar lievitare su una teglia oleata per 30 min. a 28 gradi.<br />
Stendere l'impasto sulla teglia, distribuire la salamoia e lasciar lievitare.<br />
Con le dita praticare dei buchi e infornare a 230 per 18/20 min.</div>
<div dir="ltr">
Far freddare la focaccia, aprirla e spalmarla con stracchino frullato al minipimer su entrambi i lati, le zeste di lime, mortadella e granella di pistacchi.<br />
Tagliare la focaccia a triangoli.</div>
<div dir="ltr">
Ed ecco i tramezzini di focaccia!</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxTe1v7Y95DW5kUT7282AnoWLMBA110zdXp7YdoDrKy41vY3Oe09yVO-fXNhOi6SVfSimop3gKYqxkNSyRlxOsEfTcFjsbPvJxexZOftoNh90-HhkEHUvbgAzZzyODIS42MZtsSXsOPF1w/s1600/IMG_0016+(Web).JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxTe1v7Y95DW5kUT7282AnoWLMBA110zdXp7YdoDrKy41vY3Oe09yVO-fXNhOi6SVfSimop3gKYqxkNSyRlxOsEfTcFjsbPvJxexZOftoNh90-HhkEHUvbgAzZzyODIS42MZtsSXsOPF1w/s1600/IMG_0016+(Web).JPG" height="311" width="320" /></a></div>
<div dir="ltr">
<br /></div>
Marinorahttp://www.blogger.com/profile/02353586762019076567noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-3801311182323377217.post-74148916224873511852014-04-21T09:32:00.002-07:002014-04-21T09:32:32.410-07:00Il Casatiello del Maestro Antonino Esposito<div style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
Si lo so, sono in ritardo, imperdonabile, è oggi la giornata di gloria del Casatiello. </div>
Accompagna le scampagnate, i picnic, entra nelle borse, nei cestini e si fa gustare insieme alle altre prelibatezze pasquali. <br />Quante cose avrei voluto preparare per questa Pasqua ma, essendo in due e di non eccessivo appetito mi sono limitata alla Pastiera della quale ho raccontato nello scorso post, e al Casatiello. Il mio primo Casatiello, ma porta la firma e le spiegazioni del Maestro Antonino Esposito.<br />Grandissima persona, di un'umiltà disarmante, una enorme bravura e professionalità ed una simpatia travolgente.<br />Questo è stato il mio secondo corso con lui e ne seguiranno sicuramente altri, è un artista e il suo amore per quello che fa rende le sue lezioni fantastiche.<br />Sono il ritardo per Pasquetta ma, se volete, preparatelo per il prossimo picnic o per la prossima gita, non vi deluderà e mi ringrazierete sicuramente.<br /><br /><b>IL CASATIELLO di Antonino Esposito</b><br />
<div>
<b><br /></b>Per la pasta<br />
½ L di acqua<br />
3 g di lievito<br />
10 g di zucchero<br />
1 k di farina (metà Manitoba e metà 00)<br />
1 cucchiaio scarso di sugna<br />
1 uovo sbattuto<br />
Per il ripieno:<br />
non ci sono dosi, sono pezzettini di formaggio a pasta dura (tipo caciotta, provolone, pecorino fresco)e salumi (gambuccio, prosciutto, pancetta…)<br />
semi di finocchio (se piace)<br />
1 uovo per impastare i formaggi e salumi e un cucchiaio scarso di sugna<br />
4 uova per la decorazione<br />
Un po’ di uovo sbattuto e un po’ di latte per spennellare<br />
In una ciotola l’acqua e il lievito, far sciogliere con lo zucchero e aggiungere la farina (una parte della quantità), impastare, poi aggiungere il sale, una altra parte della farina e si continua a mescolare, si aggiunge la sugna e l’uovo e un’altra parte della farina e si mescola ancora (alla fine di farina ne deve restare circa 100 g.). L’impasto deve rimanere morbido.<br />
Si mette a riposare coperto.<br />
Dopo mezzora si fanno 3 o 4 pieghe e si rifà la palla. Deve riposare.<br />
Dopo un’altra mezzora altre 3 o 4 pieghe e si rifà la palla. Deve riposare ancora.<br />
Dopo mezzora la stessa cosa. Si fa riposare ancora mezzora.<br />
Si prende l’impasto e si stende a rettangolo, si copre con il ripieno e si arrotola a salame. Si mette in uno stampo a ciambella unto bene. Si fa lievitare ancora. Sulla superficie si mettono le 4 uova, con un po’ di pasta si fanno le strisce da mettere incrociate sulle uova per reggerle. Si spennella con un po’ di uovo, latte e pepe..<br />
In forno preriscaldato a 180° per 40-50 min. Gli ultimi 10 minuti si toglie dalla teglia e si completa la cottura sulla griglia del forno.</div>
<div>
Si fa raffreddare su una griglietta per dolci.<br />
<br />
E’ meglio mangiarlo il giorno dopo.<br />
<br />
<div style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="font-size: 11pt;"><span style="font-family: Times New Roman;"><br /></span></span></div>
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</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFekrmds0CdnoCVXGdRHhp0M5-EISpGeHyNuXCu_0AVWG7TgD5e_7oW2c6NLrueqYC46I3AuCizXaHsm_hOk1EHYACeincB3F7nVkuj41rSNlZfTHpJGQ8qxoSx-VYkrW8iwurlKHmp6HJ/s1600/casatiello2+copia+(Web)+copia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFekrmds0CdnoCVXGdRHhp0M5-EISpGeHyNuXCu_0AVWG7TgD5e_7oW2c6NLrueqYC46I3AuCizXaHsm_hOk1EHYACeincB3F7nVkuj41rSNlZfTHpJGQ8qxoSx-VYkrW8iwurlKHmp6HJ/s1600/casatiello2+copia+(Web)+copia.jpg" height="320" width="305" /></a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJ31CUvD6s3QZjOre0QuJdiY-wojHMm17CVZ2TKoWCwg2oO-wczp7z96DKHsQUtlWjUYZPaSH0j-55xO-QEl3Ngkp-IAn7qwRbWwG9iyGOUk9uqYFTbFH-7E-yz_oJPJDnlgFOchdq2NQI/s1600/IMG_0003+(Web)+(4).JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJ31CUvD6s3QZjOre0QuJdiY-wojHMm17CVZ2TKoWCwg2oO-wczp7z96DKHsQUtlWjUYZPaSH0j-55xO-QEl3Ngkp-IAn7qwRbWwG9iyGOUk9uqYFTbFH-7E-yz_oJPJDnlgFOchdq2NQI/s1600/IMG_0003+(Web)+(4).JPG" height="255" width="320" /></a></div>
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Qualche immagine della lezione.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3ajE4McZHMIZVcb6EfFqKiMk1ganTtqIXvjtrA3wRKlHTSrxzef7kc0Z2BKLcSdNBc8HLlK4T_ZO7qUPwb9_mnACCJywUtngkX2V4ToAlqimRMsIb02d9Hk6x3uPwD2XHkgkeDPaMHWdR/s1600/P1110598+(Web).JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3ajE4McZHMIZVcb6EfFqKiMk1ganTtqIXvjtrA3wRKlHTSrxzef7kc0Z2BKLcSdNBc8HLlK4T_ZO7qUPwb9_mnACCJywUtngkX2V4ToAlqimRMsIb02d9Hk6x3uPwD2XHkgkeDPaMHWdR/s1600/P1110598+(Web).JPG" height="320" width="240" /></a></div>
<br />
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<div style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="font-size: 11pt;"><span style="font-family: Times New Roman;"><br /></span></span></div>
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Marinorahttp://www.blogger.com/profile/02353586762019076567noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3801311182323377217.post-83428898180227076282014-04-18T09:27:00.002-07:002014-04-18T11:30:22.596-07:00La pastiera dello Chef Pasticcere Danilo Di Lullo<div dir="ltr">
A gentile richiesta, e mi fa un'immenso piacere regalare questa ricetta dello Chef Danilo Di Lullo, che ho avuto il piacere di poter seguire insieme al maestro Antonino Esposito in una lezione alla scuola di cucina di Anna Moroni, dedicata proprio alla Pastiera, con il bravissimo Danilo Di Lullo e al Casatiello con il vulcanico e grandissimo Antonino Esposito!</div>
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<br></div>
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Allora, di corsa la ricetta della Pastiera!</div>
<div dir="ltr">
Per il Casatiello... al prossimo post!</div>
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<b>La Pastiera</b></div>
<div dir="ltr">
Ingredienti<br>
Per la pasta frolla:<br>
500 g di farina 00<br>
2 uova intere<br>
130 g di burro o strutto<br>
1/2 bacca di vaniglia<br>
200 g di zucchero fine (tipo Zefiro)</div>
<div dir="ltr">
Per il ripieno:</div><div dir="ltr">1/2 lt di latte<br>
300 g di grano in scatola<br>
1 cucchiaio di zucchero semolato<br>
1 g di cannella<br>
1/2 cucchiaio di strutto<br>
Un po' di vaniglia (estratto) o semi</div>
<div dir="ltr">
Per la crema di ricotta:<br>
300 g di ricotta di mucca<br>
200 g di zucchero<br>
3 tuorli<br>
Frutta candita: arancia, cedro, zuccata, 50 g per tipo<br>
Acqua di fiori d'arancia o millefiori o olio essenziale di Neroli (max 12 gocce)</div>
<div dir="ltr">
Stampo da 26 cm.</div>
<div dir="ltr">
<br>
Procedimento<br>
Per la frolla:<br>
Sabbiare burro e zucchero, quando è amalgamato aggiungere la farina. Si continua ad impastare e piano piano si aggiungono le uova e la vaniglia.<br>
Deve riposare minimo mezzora. Si stende nella teglia a 1 cm di spessore coprendo anche i bordi, si bucherella.<br>
Per la crema di grano:<br>
In un tegame il latte, lo zucchero, il grano, lo strutto, la cannella e la vaniglia, si fa cuocere mescolando ogni tanto. Deve diventare una crema. Come tempo, circa 1 ora a fuoco basso.<br>
Per la crema di ricotta:<br>
Far scolare bene la ricotta, mescolarla bene con lo zucchero, amalgamare la crema di grano, la frutta candita tagliata a cubetti e poca, un dito di acqua di fiori d'arancia, o una fialetta di millefiori o 12 gocce di olio essenziale di Neroli.</div>
<div dir="ltr">
Con questa farcia riempire la pasta frolla. Con la frolla rimanente stendere delle strisce e porle sulla superficie della pastiera incrociandole.<br>
In forno preriscaldato a 170 per 1,30 circa. Gli ultimi 10 min. si tiene il forno semichiuso per far uscire il vapore. </div>
<div dir="ltr">
La Pastiera dà il meglio il giorno dopo.</div>
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E tantissimi auguri a tutti!</div>
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<br></div>
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<br></div>
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<div dir="ltr">
Alcune foto della lezione.</div>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2uE9KfJzYnyvwMNh61ESuHNaVBVTbS0cqd253H0VBo1mpPL-DKqQR-YADq9ezNzvNPgnZvtKxBWYiMlCQgXZZDWBZBVjToKwA_HZ10_YWnlV0sy66falig6VYXPlCnBA8bCdoQTAuG05y/s1600/P1110582+(Web).JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2uE9KfJzYnyvwMNh61ESuHNaVBVTbS0cqd253H0VBo1mpPL-DKqQR-YADq9ezNzvNPgnZvtKxBWYiMlCQgXZZDWBZBVjToKwA_HZ10_YWnlV0sy66falig6VYXPlCnBA8bCdoQTAuG05y/s1600/P1110582+(Web).JPG" height="320" width="240"></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Con il Maestro Antonino Esposito</td></tr>
</tbody></table>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEii_NvKNbkIDzPdt0-bEnTU3nkbstoNmC_1Nx8xC9RCft3oFstjNroDr1mcA_TT3Qyp_CvJ-HqWVqJqrKwIQoquc08vebQviNAFYFFQ-MFhcC2Ssdw-x0t617cQRolUTYGJOsyiP9fGdXh8/s1600/P1110585+(Web).JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEii_NvKNbkIDzPdt0-bEnTU3nkbstoNmC_1Nx8xC9RCft3oFstjNroDr1mcA_TT3Qyp_CvJ-HqWVqJqrKwIQoquc08vebQviNAFYFFQ-MFhcC2Ssdw-x0t617cQRolUTYGJOsyiP9fGdXh8/s1600/P1110585+(Web).JPG" height="320" width="240"></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjswSZAlpo0HM77IY85cA1sZ3qfNw8ErwteXMvgZ0jbv0_AKWWrOfyv8SS62LPgj_Z7Tgw0eNSuzO0H0Vkxu1uTF7L7rNIHBYVQJjGo_Kd1Fwh5TnHRFRpBdz3C3qZK3YpFElFfizkbOthb/s1600/P1110621+(Web).JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjswSZAlpo0HM77IY85cA1sZ3qfNw8ErwteXMvgZ0jbv0_AKWWrOfyv8SS62LPgj_Z7Tgw0eNSuzO0H0Vkxu1uTF7L7rNIHBYVQJjGo_Kd1Fwh5TnHRFRpBdz3C3qZK3YpFElFfizkbOthb/s1600/P1110621+(Web).JPG" height="240" width="320"></a></div>
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Marinorahttp://www.blogger.com/profile/02353586762019076567noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-3801311182323377217.post-80272540848212723822014-03-25T10:59:00.001-07:002014-03-25T10:59:45.024-07:00Una vacanza troppo breve e oramai troppo lontana. Parliamo degli Spaetzle.Parliamo di vacanze? Magari in montagna, e possibilmente in Alto Adige. Le mie ultime tracce lassù risalgono al settembre scorso, insieme alla mia carissima amica Stefy. Sono stati pochi giorni in quel di Brunico, uno dei miei posti preferiti, passeggiate per le sue bellissime strade, shopping sfrenato nei negozi di cose per la casa e alla ricerca di prelibatezze nelle pasticcerie e nei panifici.<br />
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Peccato siano stati pochi giorni e per di più Stefy aveva un ginocchio parecchio malandato e allora siamo state un po' limitate nei movimenti, ma di cose buone ne abbiamo assaggiate parecchie, sia nei nostri giri sia in albergo dove cenavamo.</div>
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Troppo poco tempo, e poca libertà di movimenti, ma ci torneremo, sicuro Stefy, e ci scateneremo con gli assaggi di tutte le cose buone e la caccia a nuove caccavelle per la cucina!</div>
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Faccio spesso gli spaetzle, mi fanno pensare, anche solo per un po' a quei sapori, a quei panorami, a quei momenti di serenità che si provano perdendo lo sguardo in quel cielo.</div>
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La ricetta è della grandissima Marina Braito, da Coquinaria. E come tutte le sue ricette, di riuscita sicura!</div>
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Copiata con i suoi utilissimi commenti e consigli.</div>
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Provateli, sono buonissimi!<br />
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<strong>SPAETZLE (ricetta base) di MarinaB</strong><br />
500 gr. farina, 3-4 uova, ca. 1/8 di latte, sale.<br />
Mescolare bene tutti gli ingredienti, va bene anche l'impastatrice o il frullatore, Bimby compreso. L'importante è che l'impasto sia fluido, ma la prima volta che lo fate tenetelo piuttosto denso ... lasciatelo riposare almeno mezz'ora ... meglio un'ora ... l'impasto deve fare blob-blob ... proprio delle bolle!<br />
A questo punto appoggiate l'attrezzo per gli spaetzle sopra una pentola più larga che alta con acqua salata in ebollizione e versate nella vaschetta l'impasto con un mestolo ... ora muovete la vaschetta avanti e indietro affinché l'impasto scenda nell'acqua. Non appena gli spaetzle riaffiorano sono pronti. Con la schiumarola toglierli dall'acqua e condirli immediatamente con il sugo già pronto oppure semplicemente con burro fuso.<br />
Questa è la versione base e in Austria viene usata come "accompagnamento" ai piatti sugosi tipo Gulasch, spezzatino, cacciagione, ecc. Non viene usato come primo piatto. Sono comunque ottimi anche semplicemente conditi con un sugo di pomodoro ... direi per quelli che li fanno per la prima volta di preparali così.<br />
Le varianti sono molteplici: all'impasto base si può aggiungere un pezzetto di barbabietola (già cotta) e così diventeranno rosa e sono ottimi conditi con burro fuso e semi di papavero e Asiago. Si può aggiungere un pezzo di zucca (già cotta) e avremo degli spaetzle alla zucca da condire con vari sughi (vedi ragù d'anitra). Poi ci sono i classici spaetzle agli spinaci (molto in uso in Trentino e Alto Adige) ai quali si aggiungono all'impasto base degli spinaci o biete ripassati in padella, questi da condirsi con burro fuso, salvia e parmigiano oppure con pomodoro o ancora con panna/prosciutto (non è la mia storia, ma è un piatto tipico da queste parti e per gli amanti della panna può essere un'alternativa) ... insomma ci si può inventare tutto quello che si vuole ... non esistono regole e una mia amica ha fatto una sera una cena con 21 tipi di spaetzle diversi! Quindi provate e poi fateci sapere!<br />
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlN3xr9xi6fT9ZtXyXNLziNoWCWJQzkECDiYK6oeW1_0PZc_EJmKTf0mlFE8mMIu_Ey45LnqzhlGNcWmzjNuuJGcYomYCgnkQzlC4Pt0_ZvecFD_q4qDP-8SOWsxhCkeM0xbA6uzqiDl6c/s1600/IMG_0008+(Web)+(2).JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlN3xr9xi6fT9ZtXyXNLziNoWCWJQzkECDiYK6oeW1_0PZc_EJmKTf0mlFE8mMIu_Ey45LnqzhlGNcWmzjNuuJGcYomYCgnkQzlC4Pt0_ZvecFD_q4qDP-8SOWsxhCkeM0xbA6uzqiDl6c/s1600/IMG_0008+(Web)+(2).JPG" height="189" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">agli spinaci e speck</td></tr>
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Qualche immagine delle insegne della strada principale di Brunico</div>
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e qui siamo ad Amaten, dove avevamo trovato il ristorante per i nostri pranzi.<br />
Veramente molto molto buono!<br />
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Marinorahttp://www.blogger.com/profile/02353586762019076567noreply@blogger.com5